HomeNotizieCRONACATruffa del pacco: coppia di anziani raggirata dal finto di nipote

Truffa del pacco: coppia di anziani raggirata dal finto di nipote

I due pensionati di Agnone hanno consegnato a un malvivente contanti e oro per il pagamento di un pc, dopo la telefonata del complice che si è spacciato per il loro familiare e gli ha chiesto aiuto


AGNONE. Ancora una truffa ai danni di anziani in provincia di Isernia. Questa volta nella rete di malviventi senza scrupoli sono finiti due pensionati di Agnone. La coppia ha consegnato ai malfattori 2500 euro in contanti e l’oro che avevano in casa, perché convinti aiutare il nipote. Tutto è cominciato con una telefonata. Dall’altro capo, un ragazzo che si è finto il nipote dei pensionati e ha chiesto loro un favore: di lì a poco sarebbe passato un corriere a consegnare per lui un computer e voleva che venisse saldato il conto, pari a circa 2.500 euro. Naturalmente si sarebbe preoccupato di restituire la somma l’indomani.

Opposta qualche resistenza, il giovane si sarebbe messo a piangere, implorando aiuto. E cosa fa un nonno sentendo piangere il nipote? Cede! Poco dopo una nuova telefonata: a parlare questa volta il finto corriere che, chieste indicazioni, ha raggiunto la casa degli anziani. Nel frattempo, mentre avveniva la consegna, al telefono il finto nipote ha spiegato che c’era un altro pacco ma, ovviamente, c’era da pagare. Il falso nipote ha continuato a chiedere aiuto e i suoi nonni hanno ceduto di nuovo. Purtroppo, non arrivavano alla cifra e, sempre su richiesta del finto familiare, hanno saldato il conto con l’oro che avevano in casa.

Poco dopo i veri nipoti della coppia hanno scoperto cosa era accaduto realmente ai loro nonni. E hanno denunciato la truffa alle forze dell’ordine che ora indagano per tentare di smascherare gli autori del raggiro. Ad agire sarebbe stato un giovane tra i 20 e i 30 anni magro, con carnagione olivastra, maglietta nera, cappellino nero e pantalone chiaro. “In poche ore – hanno sottolineato i veri nipoti della coppia – è riuscito a sottrarre a nonna e nonno tutto ciò che hanno risparmiato, una somma destinata ad alcuni lavori di muratura. Un gesto che ci disgusta e che, lo ammettiamo, ci spinge a pensare il peggio su quel giovane. Non riusciamo a credere che sia un bisognoso. Speriamo solo che venga assicurato alla giustizia e, soprattutto, che non riesca ad umiliare e distruggere la vita di altre persone come il nonno e la nonna”.

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