HomeNotizieCRONACAIsernia: arrestato pusher di 33 anni, spacciava in tutta la città

Isernia: arrestato pusher di 33 anni, spacciava in tutta la città

L’uomo, di etnia rom, pizzicato dalla Squadra Mobile. Denunciati altri due soggetti. La consegna di stupefacenti avveniva con ordinazioni telefoniche in codice, soprattutto in zona San Lazzaro


ISERNIA. Aveva organizzato un sistema di procacciamento e di spaccio di stupefacenti sul territorio pentro, con un metodo semplice ma collaudato: quello dell’ordinazione al telefono, con consegna in luoghi differenti rispetto a quelli da lui frequentati generalmente. Posti ogni volta diversi – ma soprattutto il rione San Lazzaro – per eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine. Ma la sua attività di pusher non è sfuggita agli agenti della Squadra Mobile di Isernia, che dopo accurate indagini lo hanno pizzicato ieri sera, nel centro cittadino.

L’uomo, un 33enne di etnia rom, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di stupefacenti, è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Isernia, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla procura della Repubblica pentra. I dettagli sono stati forniti stamani in una conferenza stampa, alla presenza del vicario della questura isernina Luca Vattani e del dirigente della Mobile Luigi Vissicchio. “Un’operazione – ha esordito Vattani – che rappresenta un esempio virtuoso della perfetta e armonica sinergia tra polizia di Stato e procura, che sta dando ripetuti frutti. La nostra è una costante attenzione sul territorio in virtù di un piano di prevenzione e controllo predisposto dal questore, Ruggiero Borzacchiello”.

Le indagini, iniziate a novembre 2016 e terminate nel marzo scorso dalla Sezione antidroga della Mobile di Isernia, hanno consentito, grazie all’attività tecnica di intercettazione, di interrompere un’intensa attività di cessione di cocaina, eroina e hashsish, sulle cui fonti di approvvigionamento gli investigatori hanno mantenuto il riserbo. Tra le parole in codice utilizzate dal 33enne arrestato per le consegne, riferimenti a ‘birra’ o ‘caffè’ da prendere in vari luoghi della città.

Indagati anche altri due soggetti, denunciati a piedi libero. E’ emerso, sulla scorta di un’attività tipica ed atipica di polizia giudiziaria, costituita da intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento effettuati in condizioni temporali e ambientali particolarmente gravose, un inconfutabile quadro indiziario a carico dei tre pusher, che ha delineato l’esistenza di un fenomeno di reiterata cessione di droga. Continua la disponibilità di sostanza stupefacente da parte degli indagati, mentre assolutamente eterogenea è risultata essere la clientela, proveniente da tutto l’hinterland isernino.

Dall’inizio dell’attività investigativa sono stati individuati numerosi episodi di vendita di di droga, molti dei quali riscontrati attraverso sequestri di sostanza stupefacente, e moltissimi sono stati assuntori di droga segnalati in Prefettura.

 

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