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Rompe il naso a un ex dipendente e finge il furto in casa: denuncia per lesioni e sequestro di persona

L’episodio, avvenuto a Campobasso, ha coinvolto due stranieri titolari di un’attività commerciale nel capoluogo. Il lavoratore chiuso in una stanza per simulare il reato


CAMPOBASSO. Rompe il naso a un ex dipendente, poi lo chiude in una stanza del suo appartamento e chiama il 112, dicendo di averlo sorpreso mentre rubava in casa. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Campobasso, al termine di specifiche indagini, hanno denunciato due stranieri residenti nel capoluogo molisano, per lesioni personali, sequestro di persona e simulazione di reato in concorso.

I due, mentre si trovavano all’interno della loro attività commerciale, sono stati raggiunti da un ex lavoratore, che ha chiesto loro la restituzione di denaro a lui spettante. A questa richiesta, però, uno dei due soci è andato su tutte le furie e prima lo aggredito verbalmente, poi, sferrandogli una testata in pieno volto, gli ha fratturato il naso.

Quando si è accorto che la vittima stava perdendo molto sangue e temendo che potesse chiamare i carabinieri, il commerciante ha finto di volerlo aiutare convincendolo a seguirlo nel proprio appartamento, distante poche decine di metri dal luogo di lavoro. E, una volta dentro, lo ha chiuso all’interno di una stanza. Quindi ha chiamato il 112 e ha chiesto l’intervento di una pattuglia. All’arrivo dei militari ha raccontato di aver sorpreso il giovane mentre stava rubando in casa e che per bloccarlo ne era scaturita una colluttazione, al termine della quale si era ferito al naso.

I carabinieri si sono subito insospettiti, in quanto alcune dichiarazioni rese dai due soci non combaciavano, da qui l’indagine volta alla minuziosa ricostruzione degli eventi. Al sopralluogo è seguito l’ascolto di alcuni testimoni e l’analisi dei tabulati telefonici delle chiamate effettuate da tutte le persone coinvolte nella vicenda che, incrociati con le dichiarazioni rese negli uffici di Via Mazzini, hanno permesso al personale dell’Aliquota operativa del Norm di Campobasso, di smascherare la messinscena. E di denunciare, alla Procura di Campobasso, i due aggressori, ai quali è stato emesso un avviso di garanzia dall’autorità giudiziaria.

I due dovranno rispondere davanti al giudice per le pesanti accuse di lesioni personali, sequestro di persona e simulazione di reato.

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