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Isernia: ‘arancia meccanica’ in casa del notaio Gamberale: rapinatore piomba in casa armato di pistola e picchia la moglie

I carabinieri hanno arrestato il responsabile, un pregiudicato 40enne della provincia di Latina. Intervenuta anche la polizia. L’anziana donna ricoverata in ospedale. E’ caccia ai due complici


ISERNIA. Un risveglio choc quello vissuto stamani dalla moglie del notaio Giuseppe Gamberale, che si è ritrovata un rapinatore all’interno della propria abitazione in via Libero Testa, pronto a tutto pur di arraffare denaro. Erano circa le 7.30 quando il malvivente si è introdotto nell’appartamento, armato della replica di una pistola semiautomatica calibro 9 per tentare il colpo. L’anziana donna era sola in casa: alla vista dell’intruso, ha iniziato a urlare, con il delinquente che l’ha colpita e trascinata per i piedi da una stanza all’altra, minacciandola per farsi consegnare i soldi. 

Le urla della donna hanno allertato il figlio, residente nello stesso palazzo – di proprietà della famiglia – che ha chiamato le forze dell’ordine. Ma in casa della signora è intervenuto il genero, anch’egli

Le sale operative presso il Comando provinciale dei carabinieri di Isernia ha immediatamente inviato sul posto tutte le pattuglie di zona, quelle del Nucleo operativo e radiomobile, della locale Stazione e del Nucleo investigativo, giunte sul posto a sirene spiegate. Lo stesso dicasi per la questura di Isernia, che ha tempestivamente inviato gli agenti della Squadra Volante. A procedere all’arresto in flagranza di reato del rapinatore è stato un equipaggio del Nor dei carabinieri. Si tratta di un pluripregiudicato di 40 anni di Aprilia (Latina), che aveva tentato la fuga per le scale dell’edificio. Non è ancora chiaro se fosse riuscito a impossessarsi di qualcosa di valore o meno, prima di scappare. L’uomo, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, è stato prima condotto presso il Comando provinciale dei carabinieri di Isernia e poi presso il carcere di Ponte San Leonardo.

Sul posto anche un’ambulanza del 118: la moglie del notaio, con contusioni in varie parti del corpo, chiaramente provata per la tremenda esperienza vissuta, è stato infatti portata in ospedale per gli accertamenti del caso, dove si trova tuttora ricoverata. Intanto, è caccia a due presunti complici. Personale della Squadra Mobile ha infatti effettuato una serie posti di blocco alla ricerca di due soggetti individuati attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza e minuziosamente descritti da alcuni testimoni presenti sul luogo della rapina. Sono tuttora in corso pressanti indagini tese alla loro completa identificazione e all’individuazione del ruolo rivestito nella vicenda.

Nella serata del 3 marzo scorso la famiglia Gamberale fu oggetto di un altro episodio simile. Il figlio del notaio, dottor Gabriele Gamberale, fu infatti aggredito nel suo studio di via Libero Testa da quattro rapinatori armati e incappucciati che riuscirono a impossessarsi dell’incasso di giornata, circa 1.300 euro. Anche in quel caso non fu risparmiata la violenza: uno di essi, brandendo una pistola, forse finta, minacciò con violenza il professionista: prima afferrandolo per la camicia con veemenza, poi schiaffeggiandolo più volte, infine puntandogli la rivoltella alla tempia.

 

 

 

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