HomeNotizieCRONACAIsernia, conclusa l’operazione ‘Estate sicura’: 24 arresti e 300 denunce

Isernia, conclusa l’operazione ‘Estate sicura’: 24 arresti e 300 denunce

I risultati dell’attività dei carabinieri sul territorio pentro durante il periodo estivo


ISERNIA. È di 24 arresti, 300 denunce e circa 10 mila identificazioni il bilancio dell’operazione “Estate sicura”, predisposta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia dal mese di giugno e protrattasi per tutto il periodo estivo. I militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie Carabinieri di Isernia, Venafro ed Agnone, in collaborazione con personale del Nucleo Investigativo Provinciale e dei Reparti speciali, hanno presidiato il territorio pentro con l’obiettivo di contrastare ogni forma di criminalità e di illegalità, e più in generale di garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, aderendo alle direttive ricevute in sede di appositi Comitati presieduti dal Prefetto di Isernia Fernando Guida. Tra le operazioni principali si ricordano: quella del 4 giugno, con l’arresto di un latitante di origine rumena, ricercato in campo internazionale per gravi reati; quella del 28 giugno con l’arresto di una infermiera ritenuta responsabile di omicidio aggravato ai danni di un anziano paziente; il giorno successivo l’arresto di una coppia di pregiudicati specializzata nelle truffe ai danni di anziani; il 4 luglio l’arresto di un 55enne a Frosolone, per tentato omicidio nei confronti del fratello, colpito alle spalle con un’ascia; il 22 luglio l’arresto su mandato di cattura di un esponente di spicco del clan dei “casalesi” che si trovava ai domiciliari a Rionero Sannitico; il 25 luglio la consegna alla Soprintendenza Archeologica di due anfore romane di epoca imperiale, di valore inestimabile, recuperate a Venafro nel corso di un’operazione di tutela del patrimonio culturale nazionale; il 1° agosto la denuncia per inquinamento ambientale di un imprenditore agricolo che sversava illecitamente liquami derivanti dall’attività produttiva della propria azienda, direttamente nel fiume Carpino; il 5 agosto l’arresto del “corriere” dei “pusher” molisani, catturato a Macchiagodena durante un posto di blocco mentre trasportava un ingente quantitativo di cocaina; il 7 agosto successivo la scoperta ad Isernia da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di un finto centro massaggi dove veniva esercitata attività di prostituzione da parte di giovani ragazze straniere; infine l’ultima operazione, forse la più rilevante, che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di una banda di malviventi che si era resa responsabile di rapina a mano armata nell’abitazione di un noto professionista di Isernia.

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