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L’occhio del ‘Grande fratello’ sul Molise. Al via l’installazione di 503 telecamere di videosorveglianza

In undici comuni del Molise, tutti quelli sopra i 5mila abitanti. L’intervento, previsto dal ‘Patto per la sicurezza’ e finalizzato a prevenire e reprimere reati in crescita, come furti e rapine, sarà concluso entro il 30 aprile 2018, com’è stato detto nella conferenza stampa che si è svolta oggi alla Regione


CAMPOBASSO. ‘Patto per la sicurezza’, finalmente si parte. Al via l’installazione di 503 telecamere in 11 comuni del Molise, tutti quelli al di sopra dei 5mila abitanti: Campobasso, Isernia, Termoli, Venafro, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia e Agnone e in sei piccoli comuni dove saranno sistemati i ripetitori per rendere operativo il sistema.

Il numero più consistente di telecamere, ha anticipato il sindaco Antonio Battista, sarà a Campobasso, dove verranno sistemati 140 impianti di videosorveglianza, nei siti sensibili e nelle zone considerate più a rischio, a partire dalle strade di accesso e di uscita dalle città e dai paesi. Ma c’è l’intenzione di estendere l’intervento ai comuni minori, grazie all’economia di 280mila euro raggiunta sulla gara d’appalto, assegnata dalla Regione alla ditta Siemens per 2 milioni e 220 mila euro, sui 2 milioni e 500mila euro a base d’asta.

I lavori di realizzazione inizieranno subito, partendo da Riccia, Guglionesi e Campomarino (i primi comuni a presentare la progettazione) per concludersi entro sei mesi, non oltre il 30 aprile 2018. L’annuncio nella conferenza stampa che il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura ha tenuto a Palazzo Vitale, insieme al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno, al consigliere delegato Cristiano Di Pietro, ai prefetti di Campobasso e Isernia Maria Guia Federico e Fernando Guida, ai sindaci dei comuni interessati e ai vertici delle forze dell’ordine della regione. Per ufficializzare la consegna dei lavori, annunciati già da tempo. E che ora cominciano davvero. 

Obiettivo di un’iniziativa pilota a livello nazionale, per garantire la sicurezza dei cittadini, prevenire reati come furti e rapine e ostacolare il tentativo di infiltrazione delle organizzazioni malavitose in regione. “Finalmente possiamo partire – ha detto Cotugno – i tempi si sono prolungati a causa di un ricorso al Tar e una serie di intoppi burocratici, che hanno posticipato l’avvio di un progetto finalizzato a promuovere la cultura della sicurezza e della legalità”. Sulla sinergia istituzionale alla base dell’intesa hanno puntato il dito i prefetti Federico e Borzacchiello, che hanno evidenziato l’importanza delle telecamere come deterrenti dei reati, ma anche come strumento a supporto delle forze di polizia. Nella seconda fase, quella della repressione dei reati. 

Il Molise, ha affermato Cristiano Di Pietro, può diventare un vero laboratorio sperimentale, per l’implementazone di servizi e tecnologie a supporto della sicurezza, da replicare anche in altre zone d’Italia. Il tutto, ha concluso Paolo Frattura, attraverso un sistema integrato regionale, che si integra con il sistema integrato a disposizione del ministero dell’Interno, in un’ottica di offensiva globale contro i fenomeni malavitosi.

C.S.

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