Gli alunni della Primaria hanno fatto da ciceroni ai tanti genitori che hanno partecipato all’iniziativa per conoscere l’offerta formativa. La dirigente scolastica Di Sanza: “Evento per condividere con tutti coloro che vogliono la nostra storia, fatta di momenti quotidiani”
ISERNIA. Hanno raccontato la loro scuola con emozione e senza bisogno di un brogliaccio per illustrare l’ampia offerta formativa che loro conoscono bene da cinque anni. I piccoli ‘ciceroni’ appartengono alla ‘grande famiglia’ dell’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco di Isernia, la cui ‘capofamiglia’ è la preside Mariella Di Sanza.
La scuola ha organizzato l’Open Day per la Primaria, svoltosi nella accogliente sede di San Lazzaro. Centinaia di genitori hanno affollato, incuriositi, la struttura ascoltando con attenzione gli scolari in cattedra per una sera. Ha cominciato Mario: “ognuno di noi è autonomo nel proprio ruolo, pronto per diventare cittadino attivo”. Hanno proseguito i suoi compagni: “nelle classi ampio spazio alla didattica, senza trascurare le emozioni e il nostro punto di vista. Studiamo in modo divertente, formando delle piccole comunità di ricerca. Abbiamo avuto modo di conoscere il nostro territorio e non solo. Siamo arrivati anche a Palazzo Madama”.
Poi il ‘tour’ dei genitori tra le aule-Laboratorio della scuola, passando attraverso vere e proprie piccole galleria d’arte, ovvero i corridoi strapieni dei lavori e dei successi degli alunni. Una fucina di attività in ogni angolo, dal trenino delle idee, alla giostra delle emozioni, dal Laboratorio teatrale a quello creativo. Ad aprire e chiudere l’evento il fiore all’occhiello della San Giovanni Bosco: il Coro ‘Piccole Voci in Canto’, risultato brillante del laboratorio musicale. Il Coro conta 42 elementi ed è reduce dalla vittoria, Primo Premio assoluto, a un Concorso Nazionale.
“L’Open Day – ha detto il Dirigente Scolastico Mariella Di Sanza – per noi, non vuole essere una vetrina per ottenere le iscrizioni. E’ un evento, atteso, per condividere con tutti coloro che vogliono la nostra storia, fatta di momenti quotidiani”. “Qui si studia in maniera rigorosa – ha sottolineato riconoscendo la professionalità del team docente e il personale tutto della scuola – si studia seriamente e gioiosamente per il successo formativo dei nostri alunni. Quando terminano il ciclo di studi, i ragazzi vanno via con nostalgia e ciò ci inorgoglisce”.
