Il vino ‘salvezza’ del Molise: ‘Campi Valerio’ punta forte su Vinitaly

Redazionale/ L’azienda di Antonio Valerio propone il rilancio del territorio molisano attraverso la produzione vitivinicola: una filosofia di vita, prima ancora che aziendale


ISERNIA. Dal 9 al 12 aprile prossimi torna a Verona l’atteso appuntamento con ‘Vinitaly’. E l’azienda ‘Campi Valerio’ sarà nuovamente protagonista, con uno stand più grande e rinnovato rispetto agli anni precedenti, per porre ancora più in risalto le ricchezze di questa regione.

In particolare, sarà presente alla kermesse l’imprenditore Antonio Valerio, da sempre ‘ambasciatore’ del territorio molisano, che si è posto l’obiettivo di raccontare al pubblico della prestigiosa kermesse vinicola ‘il campo’ – da cui deriva anche il nome del negozio di prodotti esclusivi molisani, presente a Isernia, a Roma nel rione Monti e da poco a anche a Campobasso – inteso in tutte le sue sfaccettature e considerato autentico e inestimabile patrimonio del Molise. “Abbiamo immaginato una sorta di percorso – ha affermato in proposito l’architetto Valerio – che dai campi del Paleolitico, passando per i Sanniti, arrivi fino ai giorni nostri. Un racconto su storia e tradizioni della terra, che proietti all’esterno un’immagine ‘aulica’ della regione in tutte le sue declinazioni, specie quella enogastronomica, e che trova espressione in numerosi prodotti: dal saporito caciocavallo al vino, il più nobile dei nostri ‘beni’”.

antonio valerio vino1Ed ecco che, in materia di nobiltà, approderà in anteprima al Vinitaly il vino Pentro 2011. Si tratta di una produzione Doc da 610 euro a bottiglia, “massima espressione vinicola del Molise – ha spiegato Valerio – che punta a essere, ambiziosamente, uno dei vini più preziosi al mondo”. In sostanza, si parla di un prodotto esclusivo destinato ad appassionati e intenditori, anche perché realizzato secondo un disciplinare molto restrittivo.

Nonostante l’impresa ‘Campi Valerio’ stia lavorando con grande successo soprattutto all’estero, negli Stati Uniti (in particolare in Pennsylvania, New York e Chiacago) e in Svizzera, l’attività condotta in favore del rilancio del territorio dimostra quanto la massima ambizione dell’imprenditore sia quella di sfatare il mito del ‘nemo propheta in patria’. A tal fine – lo stesso Antonio Valerio invita tutti i corregionali a visitare l’azienda, in particolare i 14 ettari di vigneti che si snodano tra Macchia d’Isernia, Monteroduni, Miranda e Pesche. Basta una telefonata in azienda e il tour, con relativo assaggio dei vini, è assicurato.

“Mi piacerebbe poter essere realmente apprezzato come imprenditore dai miei conterranei – ha confessato l’architetto – in quanto sono un semplice testimone di come sia importante reinvestire le proprie risorse e disponibilità per il rilancio della propria terra d’appartenenza. Sarebbe bello poter trovare le bottiglie della nostra azienda un po’ ovunque in regione, dal più piccolo bar al ristorante più quotato. A dimostrazione di una solidarietà tra concittadini, prima che imprenditoriale, che ci permetta di crescere tutti insieme, abbandonando campanilismi e invidie inutili, che troppo spesso si rivelano soltanto controproducenti per un’intera regione. uva”.

Un desiderio che, attraverso la promozione del vino e un’attenta filosofia aziendale, potrebbe presto diventare realtà. “Il Molise – ha concluso Antonio Valerio, che si prepara al Vinitaly – non deve più essere svenduto, bensì valorizzato come terra di produzioni ‘alte’, di supernicchia”. Questo per l’imprenditore isernino, non è solo uno slogan, ma una mission e un vero progetto di vita.