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Olimpiadi di Selvicoltura, presenti anche gli studenti dell’Università del Molise

Alla seconda edizione della manifestazione, di scena a Camaldoli, hanno partecipato i ragazzi della magistrale di Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali


CAMALDOLI. A Camaldoli per la seconda edizione delle Olimpiadi di Selvicoltura (organizzate da Compagnia delle Foreste e DREAM, nell’ambito del progetto LIFE GoProFor) oltre 100 studenti provenienti da 12 atenei italiani: Molise, Torino, Padova, Firenze, Politecnica delle Marche, Tuscia, Sassari, Napoli, Bari, Basilicata, Mediterranea di Reggio Calabria e Palermo.
Esperienza didattica, formativa, di confronto e sul campo davvero significativa, un’opportunità importante in un contesto paesaggistico-ambientale di pregio.
Gli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali dell’Unimol, infatti, accompagnati dai docenti Vittorio Garfì (organizzatore e coordinatore), Marco Marchetti, Roberto Tognetti e Giovanni Santopuoli, hanno vissuto, dall’11 al 16 ottobre, nel contesto dell’Appennino Tosco-Romagnolo, un viaggio studio di fine corso davvero stimolante dal punto di vista delle attività.

Gli studenti partecipanti ai ‘giochi’ sono stati suddivisi in diverse squadre miste e si sono cimentanti, nei “boschi di gara”, in quattro prove: riconoscimento e quantificazione dei dendro-microhabitat, applicazione dell’Indice di Biodiversità Potenziale (IBP), classificazione della qualità del legno e intervento selvicolturale a basso impatto sui dendro-microhabitat.

Durante la permanenza la delegazione Unimol è stata ospitata nella foresteria di Romagna Acque a Santa Sofia. Guidato dagli esperti Gabriele Locatelli, Gianluca Ravaioli, Andrea Ghirelli e da Ivana Fantoni, il gruppo ha visitato il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Gli studenti in particolare hanno potuto scoprire le bellezze della Riserva naturale integrale di Sasso Fratino (Patrimonio UNESCO), le storiche e maestose abetine, il giardino botanico di Valbonella, la diga di Ridracoli e gli splendidi alpeggi di S. Paolo in Alpe. Inoltre, hanno avuto la possibilità di conoscere le attività del Centro Oltreterra e della fondazione AlberItalia.

Calandosi in un contesto territoriale diverso da quello molisano, la delegazione studentesca ha avuto modo di apprezzare il carattere multifunzionale del bosco e i servizi ecosistemici da esso fornito oltre che di acquisire maggior consapevolezza sulla tutela della biodiversità attraverso l’analisi di misure volte alla conservazione delle specie animali e vegetali. Ed è proprio in tal senso che i viaggi studio, con le diverse attività ogni anno previste, rappresentano un elemento fondamentale, in prospettiva per le future matricole, ma ancor più per gli attuali studenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali.

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