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Amato a Isernia: la solidarietà, arma vincente delle giovani generazioni

Il giudice costituzionale ha incontrato gli studenti all’auditorium per una lezione sulla legalità e i valori fondanti dell’Europa


di Giovanni Petta

ISERNIA. È una lezione di sorprendente attualità quella che l’ex premier Giuliano Amato ha tenuto stamani agli studenti delle scuole isernine nell’Auditorium della città. Il suo discorso parte dal 9 maggio 1950, dalla dichiarazione di Shuman, ministro degli Esteri francese, per arrivare ai nostri giorni. E mette in rilievo, sottolineandolo già nel testo di quel discorso fondamentale per la nostra convivenza civile, la parola “solidarietà”.

Amato ha 78 anni ma parla da giovane e ai giovani si rivolge con la puntualità e la franchezza di chi sa osservare la realtà senza filtri né timori, senza i soliti nascondimenti usati dagli adulti per parlare ai giovani. L’Europa, per Amato, è il cardine su cui abbiamo fondato la nostra democrazia ed è ancora l’elemento fondamentale per immaginare un futuro importante dei singoli stati del vecchio continente.

amato 3Racconta di un discorso di Koll, tenuto ad Aquisgrana nel 2005 per la laudatio di Ciampi che, in quella occasione, veniva premiato come europeo dell’anno. Il cancelliere tedesco fece notare che la strada che collegava Aachen a Parigi era piena zeppa di croci bianche: erano i giovani francesi e tedeschi morti per l’ennesima guerra scoppiata per rivendicare l’Alsazia e la Lorena e la Ruhr. Da quando esiste il progetto europeo, non ci sono più state guerre tra Francia e Germania, né guerre continentali. I nostri giovani, per merito delle idee e della forza di statisti lungimiranti, non hanno conosciuto l’esperienza della guerra.

Si torna, sul finale, alla parola “solidarietà”. Amato affronta il tema dell’immigrazione e afferma che un continente di 500 milioni di abitanti non può aver paura di accogliere qualche milione di profughi, di abbracciare le persone che arrivano dalle guerre o da situazioni economiche e sociali che non permettono di immaginare un futuro dignitoso. Si affida ai giovani: “Voi avete la capacità di abbracciare l’altro al di là di ogni differenza. Voi siete capaci di lottare per le ingiustizie. Noi adulti non ne siamo capaci. Possiamo solo affidarci alla vostra energia positiva, se vogliamo immaginare il futuro bello che voi potete costruire”.

L’incontro, voluto dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini, è stato curato dall’Usr e ha visto la partecipazione di oltre 700 studenti. Presenti il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, quasi tutti i dirigenti scolastici della provincia di Isernia e molte altre autorità.

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