HomeSenza categoriaProtesta dei cantonieri, Coia: "Pronto a una denuncia per stalking"

Protesta dei cantonieri, Coia: “Pronto a una denuncia per stalking”

Lettera aperta del presidente della Provincia agli stagionali rimasti senza lavoro. Sulla manifestazione di Natale afferma: “Non tollererò ingerenze di sorta nella mia sfera privata”


ISERNIA. Vertenza cantonieri: non si è fatta attendere la replica del presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia in merito alla nota inviata a diverse autorità, tra cui la Corte dei Conti, con alcune critiche sulle modalità di affidamento del piano neve a ditte private, provviste di mezzi idonei, in grado di provvedere, con nolo a caldo, al servizio sgombro neve e distribuzione prodotti antigelivi per la stagione 2016/2017.

“Nel corso di questa vertenza – si legge nella missiva -, durata oltre sei mesi, abbiamo consentito tutte le forme di manifestazione del dissenso possibili ed immaginabili, con incontri, sit in, occupazioni, presidi, ordini del giorno nei consigli comunali. Io stesso ho partecipato a più di sei incontri con i lavoratori, col Prefetto, col Vescovo, con i sindaci della Provincia, nell’interesse comune di trovare una condivisibile e percorribile via di soluzione al dramma di 35 famiglie isernine. In ultimo ho chiesto conforto alla Corte dei Conti, sulla possibilità di proroga di detti contratti, stante la diffida della Funzione Pubblica, dei reiterati rilievi della stessa Corte in occasione dei bilanci 2013,2014, 2015 ed alla nomina di un magistrato contabile per la verifica di nullità delle proroghe, giusta segnalazione del collegio dei revisori dei conti dell’Ente. Richiesta di parere respinta per ovvi motivi di conflitto con i procedimenti in itinere. Per chiudere definitivamente la questione, su invito dei rappresentanti dei lavoratori interessati, ho inviato al sindacato Csa, una nota a firma anche dei responsabili dei servizi interessati, con la quale si ribadiscono gli impedimenti di carattere normativo e finanziario che impediscono il rinnovo dei contratti a termine.

E’ appena il caso di citare che i 35 lavoratori hanno, in corso, un giudizio pendente presso il Giudice del Lavoro per la proroga del contratto interrotto a marzo 2016, con conseguente riconoscimento del rapporto di stabilizzazione e/o risarcimento danno che, nel caso di nullità dei contratti stessi, comporta responsabilità erariale per coloro che li hanno autorizzati. E’ il caso di ribadire che il presidente della Provincia, carica elettiva di secondo livello, a titolo gratuito, si è assunto già la responsabilità di tre mesi di proroga al 30/3/216 , poi bloccati a seguito denuncia esposto dell’Ispettorato nazionale della Funzione Pubblica e che, per i precari del Centro dell’impiego, con diversa tutela finanziaria e giuridica, ha prorogato 15 contratti fino al 31/12/2016.
Non ultimo va segnalato che, a fronte del taglio del 50 % del costo del personale in servizio alla Provincia, abbiamo dovuto sospendere gran parte dei 96 contratti precari presso l’Ente e le Società partecipate della Provincia , per obblighi di spending review”.

Poi la protesta di Natale. I cantonieri hanno infatti annunciato un sit-in davanti alla Cattedrale, per poi spostarsi sotto casa del vertice di via Berta. “Non sfuggirà ai più che sono già state indette le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, che si terranno l’8 gennaio 2017 ed è iniziata la campagna elettorale, che si preannuncia difficile proprio a seguito della sconfitta delle comunali ad Isernia ed Agnone – ricorda Coia -. Cito questo elemento in quanto non di rado la legittima richiesta di tutela dei lavoratori si è intrecciata con straripamenti di forze della sinistra radicale che esulano dal semplice sostegno alle rivendicazioni sindacali. Premesso che ho dimora di fronte alla Questura di Isernia, per cui eventuali manifestazioni non sfuggono alle forze dell’ordine, mi permetto di suggerire al portavoce del Comitato, ed ai suoi collaboratori solidali, che non tollererò ingerenze di sorta nella mia sfera privata di vertenze di carattere politico e sindacale. Qualora ritenessero opportuno manifestare presso le sedi delle istituzioni o ‘del potere’ come più le aggrada, facciamo pure, ma tenessero fuori dalle manifestazioni di dissenso la vita privata degli individui, la misura è colma. In caso di perseveranza mi vedranno costretto a segnalare all’autorità giudiziaria eventuali reati di stalking o di violazione della privacy perseguibili per legge. Tanto di doveva – si legge infine nella lettera aperta – per le opportune forme di tutela della propria dignità e prestigio delle istituzioni che rappresento”.

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