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La Provincia di Isernia scende in campo a difesa della Camera di Commercio

Il Consiglio ha approvato un documento con cui si intendono attuare tutte le iniziative necessarie per salvaguardare la presenza dell’ente camerale e i servizi forniti ai cittadini


ISERNIA. Camera di commercio a rischio: presa di posizione forte da parte della Provincia di Isernia per scongiurare tale eventualità. Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio è stato approvato un documento proposto dal presidente Lorenzo Coia, con il quale si respinge la possibilità di mettere in vendita i locali dell’ente camerale e di attivarsi, al contempo, per salvaguardare servizi fondamentali per i cittadini.

“La nostra città – si legge nel documento – è stata già depauperata di altri servizi, e ora è necessario riuscire a scongiurare la soppressione della sede camerale isernina, i cui costi di gestione complessivi si aggirano sui 20mila euro l’anno. Una cifra irrisoria che non giustificherebbe in alcun modo la ‘svendita’ dell’immobile e creerebbe disagi non solo ai dipendenti, costretti a sopportare i costi di viaggio per recarsi nel capoluogo di regione, ma anche alle tante aziende che si vedrebbero private di servizi essenziali sul territorio”.

Non solo. “Il percorso di accorpamento delle due Camere di Commercio, in un unico ente camerale del Molise, è bene ricordarlo – si evidenzia poi – è stato fatto volontariamente, lasciando la sede secondaria di Isernia. Rispetto al decreto di riforma e al progetto nazionale di razionalizzazione la provincia di Isernia è già molto avanti: infatti l’Azienda Speciale Sei, riunificata in Azienda Sem, è stata già allocata presso la Camcom di Isernia, in un’equilibrata ottica di ripartizione di funzioni. Il costituendo Gruppo di azione locale Gal Molise Rurale, promosso da Provincia e Camcom già ha sede, struttura e presidenza, presso la Camera di Commercio di Isernia”.

Nel documento si evidenzia poi che le attività di formazione sono già state trasferite a Campobasso e le aziende, vista la distanza, rinunciano a partecipare ai percorsi di internazionalizzazione o ai corsi di formazione, rischiando così l’appiattimento delle imprese. “Anzi, se la Camera di Commercio eroga dei servizi e il trasferimento di questi servizi a Campobasso crea dei disservizi alle imprese, è necessario ragionare con la governance per trovare una soluzione e ridare alla sede isernina la vitalità che aveva una volta. Pur non disconoscendo che la Camera di Commercio del Molise ha la necessità di far quadrare il proprio bilancio, bisogna trovare soluzioni finanziarie alternative affinché si garantiscano i servizi, ma si taglino le spese superflue, senza essere costretti a svendere il patrimonio immobiliare, ovvero facendolo al più fruttare”.

Alla luce di ciò la dismissione della sede isernina dell’ente risulta non solo “inopportuna e antieconomica, ma costituisce anche un impoverimento del territorio”. Per questo il Consiglio provinciale, con l’approvazione del documento, ha conferito mandato al presidente Coia affinché metta in atto tutte le iniziative tese alla salvaguardia della Camera di commercio.

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