Donna morta dopo la dialisi: scatta l’interrogazione al ministro della Salute

La parlamentare di Vasto Maria Amato chiede che si faccia luce sul decesso della 65enne avvenuto mentre rientrava a casa dopo essersi sottoposta al trattamento presso il ‘Veneziale’ di Isernia, perché il servizio ad Agnone era sospeso


AGNONE. Un’interrogazione al ministro della Salute per fare chiarezza sul decesso della 65enne di Montazzoli, morta mentre tornava a casa dopo la dialisi al ‘Veneziale’ di Isernia, perché ad Agnone il servizio era sospeso. L’ha presentata la parlamentare di Vasto Maria Amato.

“In data 28 dicembre 2016 – scrive Amato – una donna di 65 anni di Montazzoli è deceduta durante il trasporto a casa, dopo aver effettuato il trattamento di dialisi nell’ospedale ‘Ferdinando Veneziale’ di Isernia, non essendo disponibile il servizio ad Agnone; l’Ospedale di Agnone pur avendo avuto il riconoscimento di Ospedale di area svantaggiata è stato dimensionato nei servizi e nelle risorse; l’Ospedale di Atessa ha chiuso il 1 marzo 2016 ed è in attesa che si attui la riconversione in struttura territoriale; il ridimensionamento del servizio di guardia medica ha riguardato alcune postazioni dell’area di confine tra Abruzzo e Molise; lo stato di persistente dissesto della rete viaria – prosegue la parlamentare abruzzese – rende difficoltoso il trasporto dei pazienti su gomma; se le strutture e i servizi sanitari delle aree interne del sud della provincia di Chieti (Vastese) e quelle di confine afferenti all’Ospedale di Agnone (Alto Molise) garantiscano il diritto alla salute, sia nella emergenza-¬urgenza che nel trattamento della cronicità, in particolare per rete cuore e dialisi, per accesso e reale tempo di percorrenza”.