L’assessore comunale ai lavori pubblici Cesare Pietrangelo: ritardi nel pagamento degli stati di avanzamento dell’opera da parte della Regione, sollecitata al riguardo. Ricevute rassicurazioni, ma la preoccupazione resta
ISERNIA. Edilizia scolastica, i lavori al polo scolastico di San Leucio in questo periodo sono fermi a causa del maltempo. E’ quello che ha comunicato, con un post su Facebook, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Cesare Pietrangelo, esprimendo le sue preoccupazioni in merito al completamento dell’opera, che l’amministrazione comunale di Isernia auspica di vedere conclusa per l’inizio del prossimo anno scolastico.
Lo stop, ha chiarito Pietrangelo, è tuttavia legato anche al mancato saldo del secondo stato di avanzamento dei lavori, che la ditta ha inviato al Comune (ente appaltante dei lavori) e che Palazzo San Francesco, a sua volta, ha inoltrato alla Regione per il pagamento, “purtroppo non ancora avvenuto nonostante i vari solleciti”.
In proposito, ha aggiunto ancora l’assessore, sono stati convocati una serie di incontri, richiesti dall’amministrazione comunale, a cui hanno preso parte la ditta, la direzione dei lavori e i collaudatori. Nell’ultima riunione, a fine dicembre, l’impresa ha comunicato di aver eseguito interventi tali da poter ottenere anche il terzo saldo di avanzamento dei lavori. E ha assicurato di essere in grado, con la puntualità dei pagamenti, di completare l’opera nei tempi prefissati.
Pietrangelo ha quindi fatto sapere di aver esposto la questione all’assessore regionale ai lavori pubblici Pierpaolo Nagni, all’assessore alle attività produttive Carlo Veneziale e al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno, oltre che alla struttura regionale che si occupa dei saldi, ricevendo rassicurazioni.
“Il Comune di Isernia – ha concluso Pietrangelo – continuerà a fare la sua parte. Prossimamente ci sarà un nuovo tavolo per fare il punto sullo stato dell’arte, al fine di poter intervenire per rimuovere ostacoli burocratici. Con l’auspicio di poter vedere concretizzare le promesse di finanziamento fatte dagli esponenti regionali”.
