Il senatore molisano di Ncd Ulisse di Giacomo, dopo essersi rivolto al ministro della Salute Lorenzin, è intervenuto a Palazzo Madama, chiedendo un intervento urgente a tutela della salute dei molisani
CAMPOBASSO. Il caso dell’annunciata soppressione del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso approda in Parlamento. A sollevarlo il senatore molisano di Ncd Ulisse Di Giacomo.
“Con il decreto di approvazione dell’atto aziendale firmato lo scorso 2 febbraio dal commissario ad cta del Molise Paolo di Laura Frattura – ha detto Di Giacomo – è stata chiusa l’unica ‘Stroke Unit’ della regione. Chi avrà la sfortuna di essere colpito da un accidente acuto cerebro-vascolare o sarà smistato ad una struttura privata regionale oppure verrà trasferito fuori regione, con tutti i rischi che la cosa comporterà”.
“Continua così – ha aggiunto – l’opera di smantellamento del sistema sanitario del Molise, dove i Lea non sono più garantiti e la vita dei pazienti, oltre alla salute, viene messa quotidianamente in pericolo. Non è infrequente trovarsi di fronte a pazienti che muoiono nei pronto soccorsi degli ospedali sopravvissuti all’opera di distruzione portata avanti dalla struttura commissariale, oppure a pazienti che muoiono in circostanze misteriose legate a episodi di malasanità”.
“E di fronte a questo disastro – ha affermato ancora Di Giacomo – se un operatore della sanità, medico o infermiere che sia, si permette di lamentarsi o di criticare le condizioni di lavoro nelle quali è costretto ad operare, viene immediatamente sanzionato con un provvedimento disciplinare, così come è recentemente accaduto ad un medico del pronto soccorso dell’ospedale di Isernia”.
Un tema sul quale il senatore diverse interrogazioni e persino una mozione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, chiedendo di intervenire e di inviare gli ispettori ministeriali, “ma senza nessuna risposta”. “Mi rivolgo quindi a quest’aula e a lei signor presidente – ha concluso il senatore – affinché si prendano provvedimenti a garanzia della salute e della vita dei molisani”.