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Rapporto Ismea Svimez, in Molise la ripresa parte dall’agricoltura

La regione, insieme a Basilicata e Calabria, è tra le aree del Paese col maggior contributo in termini di imprenditorialità giovanile. I dati contenuti nell’analisi presentata ieri a Roma, alla Camera dei Deputati. La soddisfazione dell’assessore Facciolla


CAMPOBASSO. Il Molise riparte dall’agricoltura, che diventa protagonista della ripresa economica del Mezzogiorno d’Italia. A confermarlo è il rapporto Ismea Svimez, presentato ieri a Roma, alla Camera dei Deputati.

Tra gli indicatori più importanti quello relativo all’occupazione giovanile in agricoltura, cresciuta dell’11,3% in Italia e del 12,9% nel Sud del Paese. Il Molise, unitamente a Basilicata e Calabria, vanta il maggior contributo in termini di imprenditorialità giovanile in agricoltura: le iscrizioni di nuove attività da parte degli under 35 superano il 38% delle iscrizioni totali dei primi 9 mesi del 2016, a fronte di una media nazionale che si attesta attorno al 31%.

“Il Molise corre e i dati del rapporto Ismea Svimez lo confermano – ha commentato l’assessore alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla – Numeri e percentuali incoraggianti per la nostra regione che ha mostrato un cambio di passo rispetto al passato. Il peso dell’imprenditorialità giovanile nell’agricoltura molisana è rilevante e le politiche messe in campo per favorire un ricambio generazionale stanno dando ottimi frutti, ad iniziare dalle misure del Programma di Sviluppo Rurale destinate ai giovani agricoltori”.

Di recente pubblicazione, infatti, è il bando Pacchetto Giovani, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro; attraverso una domanda unica, i potenziali beneficiari potranno accedere contestualmente alle Sottomisure 6.1 e 4.1, finalizzate rispettivamente a favorire il primo insediamento e a sostenere gli investimenti in aziende agricole, per migliorare la loro competitività in termini economici ed ambientali.

Il crescente protagonismo dei giovani e l’attrazione che l’agricoltura esercita su di loro è l’elemento da cui partire per rafforzare un quadro che fa ben sperare non solo sul versante occupazionale, ma anche su quello legato alla competitività, all’internazionalizzazione, all’innovazione tecnologica.

Il rapporto Ismea Svimez certifica, inoltre, che il Molise ha registrato dal 2013 al 2015 un aumento del fatturato relativo all’export dei prodotti Dop pari al 18,8% e del 31% per i vini Igt. Una crescita che dimostra come le aziende molisane abbiano iniziato a guardare con maggior interesse all’export, puntando sulla qualità.

L’importante crescita registrata dalle esportazioni del settore vitivinicolo evidenzia come eccellenze del territorio regionale continuino ad investire e ad essere riconosciute anche attraverso la partecipazione ad eventi di respiro internazionale, quali il Vinitaly, il Merano Wine Festival, il Prowinedi Dusseldorfed e altre manifestazioni del settore, in cui l’offerta di un prodotto di qualità incontra la domanda proveniente da operatori che giungono da tutto il mondo; occasioni importanti su cui l’assessorato alle Politiche agricole della Regione Molise punta molto.

Anche sull’export dei vini, il Molise continua la sua crescita dando prova di coraggio e determinazione – ha concluso Facciolla – qualità necessarie per consentire ai produttori molisani di acquisire nuove ed importanti fette di mercato, facendosi strada nel percorso di internazionalizzazione che oramai da qualche anno è stato avviato con successo”.

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