HomeSenza categoriaTrasporto urbano, sospesi i licenziamenti degli otto dipendenti Seac

Trasporto urbano, sospesi i licenziamenti degli otto dipendenti Seac

Frattura e Nagni: pronti a ridefinire i tagli. La Regione continuerà a fare la sua parte, per quest’anno, ma sarà comunque necessario efficientare il servizio in virtù della riduzione delle risorse disposta nella legge di Stabilità


CAMPOBASSO. Spiragli di luce per gli otto dipendenti della Seac: procedura di licenziamento sospesa e impegno delle parti assunto in Regione per lavorare al fine di evitare i tagli del personale.

Entro la fine di marzo si troverà una soluzione, ma già da lunedì 27 febbraio il Comune di Campobasso garantirà il servizio, per il prossimo mese, come quello offerto lo scorso anno. Non si è quindi lontani da un accordo, reso possibile soprattutto grazie alla disponibilità della Regione di rivedere il taglio, deciso dalla Legge di Stabilità, che determina enormi restrizioni del servizio di trasporto urbano nel capoluogo.

Occorrerà ridefinire per il 2017 la riduzione delle risorse trasferite ai Comuni per il trasporto pubblico urbano, nell’ottica di avviare e completare quanto prima il percorso che porti all’efficientamento del servizio e alla sua effettiva sostenibilità. Questo l’impegno assunto dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e dall’assessore Pierpaolo Nagni durante l’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Vitale con i sindaci di Campobasso, Isernia, Termoli e Larino e le organizzazioni sindacali. Al centro del confronto, le difficoltà riscontrate dalle amministrazioni locali per il mantenimento del trasporto pubblico urbano alla luce delle indicazioni introdotte con la Legge di stabilità, per un taglio complessivo del 30 percento al settore. Particolare attenzione, nel corso dei lavori, alla vertenza Seac della città capoluogo per gli 8 annunciati licenziamenti.

“Come Regione, e siamo gli unici in Italia, partecipiamo in maniera sostanziosa, continuando a coprire completamente i costi per il servizio”, hanno puntualizzato il presidente e l’assessore.

“Nonostante direttive diverse a riguardo, ci siamo tenuti al di sotto del tetto fissato della norma, continuando ad assicurare risorse al settore per il 75 per cento; altrove, come nei grandi comuni italiani, il trasporto pubblico locale l è totalmente a carico dell’amministrazione locale. È chiaro che non sarà questa la nostra strada, ma il processo di compartecipazione da parte dei Comuni è ineludibile, a tutti chiediamo di fare la propria parte”, la loro esortazione.

“Alla luce di una verifica delle nostre possibilità in Bilancio, siamo pronti a valutare per quest’anno un ulteriore sforzo per ridefinire l’entità della riduzione dei trasferimenti decisa a livello centrale, così da accompagnare i Comuni nel percorso di ottimizzazione e razionalizzazione necessarie per erogare un servizio efficiente e sostenibile, non più legato al numero dei chilometri, ma al numero effettivo di utenti.”, hanno concluso Frattura e Nagni.

 

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