Il report evidenzia criticità legate anche alla mancata elettrificazione della rete ferroviaria. Si spera nelle risorse previste dal Dl fiscale, approvato di recente in Senato
CAMPOBASSO. Arriva come ormai di consueto il report di Legambiente sullo stato delle Ferrovie italiane: crescono i disservizi su tutta la rete, ma anche le diseguaglianze tra le regioni, con i cittadini del Sud penalizzati da ritardi e tagli alle tratte. In Molise le cose non vanno meglio, ma c’è un annuncio che lascia sperare in possibili cambiamenti positivi.
Sono oltre 5,5 milioni le persone che in Italia si spostano ogni giorno utilizzando il treno, per motivi di lavoro o di studio, in aumento rispetto agli anni passati. È il dato che viene messo in luce dal nuovo rapporto Pendolaria 2016 di Legambiente, che come ormai di consueto fa il punto sullo stato della rete ferroviaria in tutto lo Stivale: il tratto che risulta più evidente è la crescita delle diseguaglianze tra le Regioni rispetto al numero di viaggiatori e alle condizioni del servizio offerto, che al Sud peggiora nettamente.
Tratte cancellate. A livello generale, infatti, negli ultimi anni sono state chiuse linee ferroviarie per oltre 1200 chilometri, mentre su altri 412 chilometri la circolazione è “sospesa” per inagibilità dell’infrastruttura, come accade per la Campobasso – Bosco Redole – Benevento o per la Marzi – Soveria Mannelli (in Calabria) e la Trapani – Palermo.
Le difficoltà in Molise. L’indagine dell’associazione ambientalista dedica un approfondimento anche alla nostra regione, delineando un quadro sempre più sconfortante: da un lato, infatti, ci sono ancora intoppi sul collegamento ad alta velocità con le altre zone, anche verso Roma, e dall’altro si assiste all’aumento delle tariffe, che negli ultimi 6 anni sono diventate più salate del 9%. Inoltre, sono stati cancellati treni “storici”, come quelli che sin dal 1882 collegavano Campobasso con l’Adriatico e la città di Termoli.
Problemi con i treni. Anche la sede regionale di Legambiente punta il dito contro la situazione del trasporto su ferro, sottolineando tutti i disagi riscontrati da viaggiatori e pendolari; d’altra parte, basta anche una semplice ricerca sul portale specializzato Sfrecciando per visualizzare gli orari treni Trenitalia e rendersi immediatamente conto delle difficoltà che si trovano per muoversi da e verso il Molise: i viaggi sono pochi, la tratta non è servita dal collegamento ad alta velocità e manca l’elettrificazione di gran parte della rete.
L’attacco di Legambiente Molise. I rappresentanti di Legambiente Molise hanno affidato a una nota il commento al Rapporto Pendolaria, lamentando innanzitutto che “è impensabile che il collegamento della città capoluogo di regione con la costa sia affidato solamente al trasporto su gomma“, e aggiungendo poi come “enormi disagi si riscontrano anche sulla tratta Campobasso-Roma, in cui la mancanza dell’elettrificazione della rete e la presenza di un unico binario sul 92% della tratta sono i principali elementi che rendono il trasporto poco efficiente“.
Problemi da risolvere. Non va certo meglio sul fronte dei servizi ai viaggiatori, perché “le biglietterie di Isernia e di Campobasso sono state finalmente riaperte ma, nel caso di Campobasso dalle 6.10 fino alle 20.30, mentre ad Isernia solamente durante i giorni feriali, lasciando comunque i pendolari senza informazioni e possibilità di acquistare biglietti se non tramite le poche obliteratrici presenti”. Tra gli interventi auspicabili, conclude il comunicato di Legambiente Molise, la realizzazione di un servizio metropolitano di superficie che colleghi Venafro a Campobasso, la realizzazione di nuove fermate all’interno della cintura di Isernia e Campobasso e, aspetto fondamentale, “un collegamento al tratto di Alta Velocità Bari-Napoli-Roma in costruzione, attraverso la linea Campobasso-Benevento, collegando il Molise alla rete di linee ad Alta Velocità in meno di un’ora”, scrivono gli ambientalisti.
Un piccolo segno positivo. Abbiamo accennato a un aspetto positivo, in questa situazione di generale difficoltà: come abbiamo già anticipato, infatti, il Senato ha dato il via libera al cosiddetto Dl Fiscale, che prevede tra le altre norme anche un contributo straordinario di 90 milioni di euro in favore della Regione Molise, che saranno utilizzati per estinguere il debito vantato da Trenitalia e portare, nell’immediato futuro, alla negoziazione di un nuovo contratto per la mobilità su rotaie, che dovrebbe apportare una necessaria boccata d’ossigeno e maggiori servizi a pendolari e viaggiatori.
Alessia Baldassarre