HomeSenza categoriaA Isernia il polo intercomunale dei rifiuti

A Isernia il polo intercomunale dei rifiuti

Il progetto, finanziato dalla Regione, prevede una macro area, sita in località Signora Rosa, che servirà sette Municipi. All’interno anche un centro del riuso, che consentirà lo scambio di beni considerati di scarto o la donazione degli stessi. Previste inoltre tre eco-isole informatizzate. E l’amministrazione d’Apollonio annuncia: a breve il porta a porta anche nelle borgate


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Un nuovo ecopunto intercomunale per la raccolta dei rifiuti vedrà presto la luce nella zona di Isernia Sud, in località ‘Signora Rosa’, all’incrocio tra Sant’Agapito e Longano. Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente del Comune di Isernia, Domenico Chiacchiari, durante la conferenza stampa di stamani in Municipio, alla presenza del sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, del primo cittadino di Macchia d’Isernia Mario Stasi, del vicesindaco di Carpinone Andrea Petta e dell’ingegnere del Comune di Isernia Roberto Potena.  

A sposare il progetto, finanziato con fondi regionali Pisu 2013 su due assi di intervento – l’uno relativo all’acquisto di attrezzature per la raccolta differenziata, pari a 887mila euro, l’altro per la realizzazione e l’allestimento dell’ecopunto intercomunale per 1 milione e 126mila euro, il 10 per cento dei quali a carico dei Comuni aderenti – in tutto sette Comuni: Isernia, capofila ed ente attuatore, Carpinone, Pesche, Miranda, Pettoranello del Molise, Castelpizzuto e Macchia d’Isernia. Come spiegato da Chiacchiari, per Isernia si tratta della seconda macroarea per il conferimento dei rifiuti, anche ingombranti, che segue quella di contrada Le Piane di proprietà della ditta Smaltimenti Sud, gestore del servizio della raccolta differenziata nel capoluogo pentro. Mercoledì prossimo partirà l’installazione del cantiere per il nuovo centro di raccolta.

percentuale differenziataA fornire i dettagli più specifici l’ingegner Potena: “L’intervento prevede la realizzazione di un centro di raccolta e riuso presidiato e recintato – ha detto – al cui interno si raccolgono e raggruppano frazioni omogenee di rifiuti, per poi essere conferite negli impianti di  recupero e trattamento. Esso rappresenta anche un punto di conferimento volontario dei rifiuti di origine domestica da parte dei cittadini. Al proprio interno, come dicevo, ci sarà un centro del riuso dove conferire beni considerati di scarto, come indumenti, elettrodomestici, giocattoli, passeggini, mobili, ecc., dove sarà possibile svolgere un’attività di scambio per il riutilizzo degli oggetti o lasciare beni in donazione. Un servizio, dunque, che avrà anche una funzione sociale, facendo avere una seconda vita a determinati beni. Saranno previsti otto grandi cassoni protetti da tettoie, in cui conferire separatamente plastica, carta, metallo, ecc., che saranno agganciabili sui camion per il trasporto”.

“Con queste iniziative – ha aggiunto il sindaco d’Apollonio – Isernia deve diventare una città virtuosa. Da quando è partito il servizio della differenziata abbiamo raggiunto la quota del 56,06 per cento, ma dobbiamo raggiungere gli standard europei del 65 per cento per avere più finanziamenti e un miglior aspetto ambientale. Purtroppo, molti cittadini dal centro scaricano i rifiuti nelle borgate. Per questo, a breve nelle frazioni faremo sparire il cassonetto di prossimità dell’indifferenziato e daremo alle utenze domestiche un mastello che verrà ritirato porta a porta”.

eco isola informatizzataAl fine di aumentare le percentuali di differenziata, inoltre, sono state acquistate tre eco-isole informatizzate, con possibilità di conferimento dei rifiuti, da parte degli utenti, tramite tessera sanitaria. Si tratta di casette prefabbricate trasportabili, autonome dal punto di vista energetico, che saranno posizionate nei luoghi considerati più ‘a rischio’, dal punto di vista dell’accumulo dei rifiuti. Ognuna di esse servirà circa 70-80 utenti, in via sperimentale. All’interno ci sarà una bilancia pesarifiuti e al citadino sarà rilasciato uno scontrino recante il quantitativo depositato.

L’intenzione dell’amministrazione, insomma, “vuol essere quella di creare percorsi virtuosi di conferimento – ha concluso Chiacchiari – affinché si paghi meno se si differenzia di più”.

 

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