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Il ministro De Vincenti a Termoli: “Il Molise è a buon punto, 2017 anno giusto per ripartire”

Il rappresentante del Governo Gentiloni è stato oggi in regione per fare il punto sullo stato di attuazione del Patto per il Molise. Incontro al Consorzio industriale, visita all’azienda Del Giudice e dibattito al Circolo della vela. A lui l’appello dei lavoratori dell’Area di crisi


TERMOLI. “Occorre fare le cose insieme. Il 2017 potrà essere l’anno giusto per dare risposte ai cittadini”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, arrivato oggi a Termoli per fare il punto sull’attuazione del programma del ‘Patto per il Molise’ con il governatore Paolo di Laura Frattura.

Il rappresentante del Governo Gentiloni è arrivato al Nucleo industriale di Termoli alle 14. Ad accoglierlo il governatore e il sindaco di Termoli e presidente del Cosib, Angelo Sbrocca. Presenti anche il segretario regionale del Pd Micaela Fanelli, la parlamentare Dem Laura Venittelli, il presidente di Confindustria Molise Mauro Natale, oltre all’assessore regionale Pierpaolo Nagni e al consigliere Domenico Di Nunzio”.

Al termine dell’incontro tecnico, il ministro De Vincenti e il presidente Frattura hanno visitato l’azienda lattiero-casearia Del Giudice, per poi partecipare al dibattito pubblico ‘Impresa e lavoro, dal Basso Molise le proposte per l’Italia’, che si è svolto al Circolo della Vela di Termoli.

“Lo stato di avanzamento del Molise è a buon punto – ha detto De Vincenti – sono rimasto colpito dalla concretezza e dalla capacità di fare della Regione. Alcuni cantieri sono già aperti. Ci sono lavori in corso e gare d’appalto da affidare, con opere che inizieranno già nelle prossime settimane. Alcune opere sono già concluse e altre realizzazioni devono partire, ma complessivamente lo stato di avanzamento è buono”.

“Il 2017 potrà essere un anno importante per la ripresa. Con l’area di crisi non complessa – ha aggiunto il Ministro – è possibile costruire insieme una strategia di ripresa e in quest’ottica può essere determinante il rapporto inter-istituzionale”. Poi il riferimento al credito d’imposta, che nel Mezzogiorno, ha detto De Vincenti, produrrà un aumento di investimenti tra 1,7 e 2 miliardi di euro. “Questa misura – ha chiarito – e’ molto importante, anche perche’ abbiamo riscontri positivi con le organizzazioni imprenditoriali. Il credito di imposta e gli investimenti pubblici del Patto per il Sud daranno una buona spinta alle imprese“.

Intanto sull’attuazione degli interventi contenuti nel Patto per il Sud è intervenuto il presidente Frattura, che ha garantito l’impegno degli oltre 800 milioni di euro stanziati per il Molise entro il 2017″

E al ministro De Vincenti si sono rivolti i lavoratori dell’area di crisi complessa del Molise centrale, che in un documento hanno chiesto chiarimenti sulla firma dell’Accordo di programma. ”Chiediamo di sapere – hanno dichiarato – quanti soldi saranno stanziati dal Governo per finanziare i 550 progetti di investimenti produttivi ritenuti ammissibili e selezionati da Invitalia, quando saremo profilati ufficialmente come operai della Gam, dell’Ittierre  e del settore metalmeccanico, quanti finanziamenti nazionali saranno messi a nostra disposizione per le politiche attive del lavoro restituendo al Molise i 140 milioni di euro tagliati sui fondi europei 2014-2020, per offrirci un assegno alla ricollocazione occupazionale adeguato, un incentivo all’esodo o un sostegno finanziario all’autoimpiego o al pensionamento anticipato. Non è giusta una guerra tra poveri – hanno concluso – per questo chiediamo al Governo di mantenere gli impegni”.

Presente il presidente Frattura, il Ministro De Vincenti si è impegnato con la rappresentanza dei lavoratori a verificare prioritariamente le questioni più urgenti riferite alle politiche attive del lavoro e alle misure di sostegno al reddito, accertando inoltre l’evoluzione più generale delle problematiche sollevate. La delegazione ha preso atto delle dichiarazione del rappresentante del Governo nazionale e si è impegnata a riferire all’insieme dei lavoratori della Gam, dell’Ittierre e dell’area di crisi industriale complessa, riservandosi ogni altra e diversa iniziativa a tutela dei propri diritti e del proprio futuro.

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