HomeSenza categoriaIsernia, Provincia contro il Comune: paventata un’azione di recupero crediti

Isernia, Provincia contro il Comune: paventata un’azione di recupero crediti

All’indomani della polemica sull’aumento della Tari, la cui colpa è stata parzialmente addossata all’ente di via Berta, il consigliere delegato al contenzioso Mike Matticoli fornisce delle precisazioni e sciorina l’elenco dei debiti del Municipio verso l’amministrazione provinciale


ISERNIA. Provincia di Isernia ‘sul piede di guerra’ in merito al caso Tari. E non si escludono azioni di rivalsa da parte dell’Ente di via Berta nei confronti del Comune pentro. All’indomani dell’arrivo nelle case dei cittadini pentri dei modelli F24 con l’importo della tassa da pagare, lievemente aumentato rispetto al passato, si è sollevata la polemica. Involontariamente ‘aggravata’, alla luce degli ultimissimi fatti, dalle precisazioni giunte dal Municipio. Dal settore finanziario di Palazzo San Francesco hanno, infatti, comunicato come buona parte degli aumenti fossero dovuti al raddoppio del Tributo Provinciale, “giacché l’amministrazione di Via Berta ha deciso di innalzare la propria percentuale dal 2,5% al 5%. Gli introiti di tale Tributo dovranno essere girati dal Comune alla Provincia che, quindi, ne è l’unica responsabile e l’unica beneficiaria”. Affermazioni che hanno scatenato le ire a palazzo Berta, con il consigliere delegato al Contenzioso, Mike Matticoli, che, nel mettere i cosiddetti puntini sulle ‘i’, ha deciso di elencare tutte le inadempienze del Comune di Isernia nei confronti dell’Ente provinciale.

mikematticoli“Mentono sapendo di mentire – esordisce Matticoli su Facebook – Dimostrando di non avere neppure cognizione dei propri dati di bilancio. La percentuale fu aumentata nel 2014 dal presidente Mazzuto dal 2,5 al 3,5 per arrivare al 5 già nel 2015, quindi due anni fa. Preciso – incalza – che il Comune non versa tale quota, la Tefa, di competenza della Provincia proprio dal 2015, per mancati proventi che ammontano a circa 300mila euro. Oltre a non pagare, pur avendo incamerato i soldi dagli altri comuni, il canone di locazione per il centro per l’impiego dal 2014”. Ma non sarebbe finita. Il Municipio dovrebbe ancora versare alla Provincia “oltre 30mila euro di bollette di energia elettrica per il periodo in cui le scuole elementari della San Giovanni Bosco furono ospitate nei locali del liceo Fascitelli. Bollette necessariamente pagate dall’Ente di via Berta. Tutti soldi – prosegue il consigliere – che i cittadini versano regolarmente nelle casse del Comune e che non si capisce che fine facciano”.

Ed ecco la dura conclusione. “La tolleranza è finita – afferma perentorio Matticoli – Farò quanto in mio potere per procedere al recupero forzoso del dovuto. Mi attiverò per convincere il presidente Coia ad avviare un’azione contro il Comune di Isernia”.  

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