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Fondo per la non autosufficienza, nessun taglio di risorse per i pazienti e per l’assistenza familiare

Il chiarimento del Servizio politiche sociali, dopo che nei giorni scorsi erano state diffuse notizie secondo le quali la Regione avrebbe dovuto restituire i finanziamenti ministeriali


CAMPOBASSO. Fondo per la non autosufficienza, il Servizio politiche sociali smentisce le notizie diffuse nei giorni scorsi in relazione all’utilizzo dei fondi assegnati dal Ministero delle politiche sociali, “per non creare insicurezza in persone le cui condizioni esistenziali sono gravate da difficoltà e privazioni serie”.

“La Regione Molise non dovrà restituire parte dei fondi ministeriali – ha dichiarato la strutturas – l’intero importo di 2 milioni e 691 euro è stato impegnato e già liquidato per il 60% in favore degli Ambiti Territoriali Sociali. Non appena gli Ats trasmetteranno gli atti con cui approvano la rendicontazione delle somme già trasferite, la Regione provvederà alla liquidazione del saldo”.

“La Regione Molise ha scelto di destinare l’intero importo assegnato dal Ministero ai disabili gravi e gravissimi: agli stessi la Regione assicura il necessario sostegno attraverso l’erogazione di contributi ai caregiver o voucher per l’acquisto di servizi domiciliari. La prima forma di assistenza, per la quale nel Programma Fna 2016 è destinato un importo maggiore, nel tempo dovrà, per disposizioni ministeriali, essere superata in favore della sola erogazione di servizi”.

“L’avviso per l’accesso ai benefici relativi al Programma Fna 2016 – hanno precisato ancora dalla Regione è stato pubblicato a cura degli Ats dal 20 aprile al 10 maggio scorsi e allo stato è in corso di svolgimento il lavoro istruttorio delle istanze presentate. Allo scopo di conciliare gli interventi di cui al Fna 2015 e Fna 2016, esigenza determinata dal ritardo registrato nell’approvazione delle graduatorie degli aventi diritto, si è stabilito di riconoscere con decorrenza retroattiva i contributi ai caregiver e di integrare le ore di assistenza domiciliare maturate con il Fna 2015 con quelle assicurate con il Fna 2016”.

Precisazioni, conclude il Servizio politiche sociali, finalizzato a fugare ogni residua incertezza e a contribuire a restituire fiducia ai familiari delle persone disabili “a cui tutti dobbiamo attenzione e rispetto”.

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