HomeSenza categoriaPosti letto al Centro Pavone, la Regione precisa: “Assolvimento obblighi istituzionali”

Posti letto al Centro Pavone, la Regione precisa: “Assolvimento obblighi istituzionali”

La Direzione generale per la salute spiega l’iter seguito per l’autorizzazione alla clinica di Salcito ed evidenzia: “Nessun favoritismo. Diversamente avremmo violato la libertà di iniziativa economica sancita dalla Costituzione”


CAMPOBASSO. Dopo aver concesso l’autorizzazione di 60 posti letto al Centro privato di Alta Riabilitazione ‘Pavone’ di Salcito, appartenente al gruppo Neuromed, la Direzione Generale per la Salute della Regione Molise chiarisce ulteriormente la ‘ratio’ della recente determinazione, precisando di non aver operato alcun “favoritismo” verso la struttura in questione. C’è stato – si legge in una nota – “mero assolvimento degli obblighi istituzionali nel rispetto di un regolare iter burocratico, in seguito alla verifica dell’organismo tecnicamente accreditante (Ota)”. Nel premettere che l’ingresso nel mercato sanitario dei privati è stato introdotto con decreto legislativo nel 1992, poi modificato nel 1999, e che tale decreto suddivide il sistema il tre distinte fasi, ossia autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali, la Direzione generale per la salute spiega: “La discussa determinazione n.175 del 2 maggio 2017 rappresenta un provvedimento con cui, a fronte della richiesta legittimamente avanzata da una struttura privata, si autorizza, come in altrettanti casi analoghi, l’esercizio di attività sanitaria (nella specie attività di riabilitazione extra-ospedaliera, ex art. 26 Legge 833/1978, per complessivi n. 60 posti letto). Nell’ambito del sistema così disciplinato, l’autorizzazione, prevista quale atto volto a consentire l’esercizio di attività sanitarie da parte di soggetti pubblici e privati, subordinatamente al possesso dei requisiti minimi, strutturali, tecnologici e organizzativi richiesti per legge, si differenzia nettamente dall’accreditamento istituzionale quale provvedimento con cui si riconosce alle strutture pubbliche e private, già autorizzate, lo status di potenziali erogatori di prestazioni sanitarie nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale in possesso di ulteriori requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale di riferimento. Si sottolinea, pertanto, – conclude la nota – che l’autorizzazione è il provvedimento che condiziona l’ingresso di tutti gli operatori nel mercato sanitario. A questo riguardo si precisa, inoltre, che la limitazione del rilascio dell’autorizzazione, al sussistere di tutti i requisiti previsti per legge, può originare un conflitto costituzionale con la libertà di iniziativa economica tutelata dall’art. 41 della Costituzione che non deve essere assolutamente trascurato”.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img