Provincia di Isernia, Matticoli ‘stronca’ la polemica sui mezzi in vendita: “A bando solo quelli in disuso”

Nessun pericolo per un’eventuale emergenza neve, l’ente ottimizza i costi per migliorare i servizi. Il consigliere spiga i motivi della decisione dell’amministrazione di via Berta


ISERNIA. La notizia della vendita all’asta di alcuni automezzi in dotazione alla Provincia di Isernia ha scatenato, in particolare sui social, una ridda di polemiche. In tanti preoccupati dall’eventualità che, alla prima neve, l’ente non sia nelle condizioni di far fronte all’emergenza. Ma le cose non stanno proprio così. E a fare chiarezza ci pensa il consigliere di palazzo Berta Mike Matticoli. “Buona parte dei mezzi che sono stati messi in vendita tramite un bando – spiega – erano in disuso ormai da anni; alcuni addirittura risalenti al 1980, fermi ai parcheggi dell’Ente. Questi, oltre ad occupare spazio, generano costi, in quanto viene pagato regolarmente il bollo. Quindi, in luogo di sostenere i costi per la rottamazione, – ancora Matticoli – la Provincia ha optato per un tentativo di vendita. I mezzi, infatti, anche se vecchi e, con qualche problema tecnico, potrebbero essere di interesse di qualcuno, disposto a ripararli e rimetterli in sesto. In questo modo l’Ente provinciale risparmierebbe e, anzi, avrebbe un introito. Mi preme altresì chiarire che gli stessi mezzi non sono stati oggetto di incuria, sono solamente esposti alla normale usura ed obsolescenza (parliamo di quasi 40 anni). La Provincia non sta né svendendo, né smantellando, sta oculatamente ottimizzando”. Di qui un accenno polemico. “Questa procedura – rilancia il consigliere – poteva essere ben messa in atto da anni dalle amministrazioni che ci hanno preceduto. Se l’avessero fatto, avrebbero realizzato più soldi ed evitato costi che la Provincia sta ancora sostenendo. Infine, nel bando ci sono i furgoni del taxi della solidarietà: la funzione del trasporto dei disabili non è dell’Ente e non potrà mai più esserlo, quindi è utile e necessario vendere i furgoni adesso al fine di evitare che gli stessi deperiscano e svalutino come gli altri. Se non saranno venduti, – conclude Matticoli ‘bollando’ come sterili le polemiche – per molti di loro si apriranno le porte della rottamazione con inevitabili costi per la Provincia. Comunque abbiamo un piano delle alienazioni che comprende terreni e fabbricati, che saranno messi a bando a breve. Il tutto per garantire un minimo di sicurezza agli utenti delle strade e delle scuole, atteso che il governo sta portando le province ad un lento fallimento”.