Assemblea Pd, prime schermaglie sulla legge elettorale

Nodo voto disgiunto: divisioni su due diverse proposte, lavori sospesi temporaneamente


TERMOLI. L’assemblea Pd entra nel vivo con la legge elettorale. La segretaria Fanelli ricorda il tumultuoso dibattito scaturito in assemblea a Isernia. Poi spiega: “La nostra proposta si sostanzia nell’eliminazione del listino e del voto disgiunto, nella suddivisione del territorio in due circoscrizioni elettorali e nella rappresentanza di genere, sulla quale sono pronta a fare battaglia fino in fondo”. Già prevista dalle legge 20/2016, la rappresentanza di genere necessita di approfondimenti, per capire se può essere facoltativamente espresso anche il voto singolo o per forza la doppia preferenza.

Pasquale Marcantonio, presidente della federazione Pd basso Molise, interviene per primo e si dice a favore dell’Acetum, la proposta che vedrebbe il territorio regionale suddivisi in tre collegi, con pari rappresentanza (sei consiglieri regionali) per Isernia e il basso Molise, il mantenimento del voto incrociato e la possibilità per il candidato consigliere di presentarsi in due collegi diversi.

Michele Di Giglio, ex vicesegretario regionale, ormai su posizioni di dissenso dal governo Frattura, propone allora di mettere ai voti le proposte per appello nominale per dare un indirizzo al Consiglio regionale, ma Fanelli ottiene una sospensione di mezz’ora. Si cercherà di trovare una sintesi, ma la sensazione è che si finirà per votare su ogni singolo punto delle proposte di legge (voto disgiunto, numero collegi, ecc.). 

Pba