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Sant’Agapito, firmato il Protocollo d’Intesa per il progetto sui migranti minorenni non accompagnati

L’accordo tra il Comune e il Consiglio regionale del Molise in occasione della festa del rifugiato. Di scena nel paese ‘emblema dell’accoglienza’ un convegno, una mostra e la degustazione di cibi siriani. Forte la partecipazione all’evento


SANT’AGAPITO. Il Comune di Sant’Agapito, esempio d’accoglienza in Molise, ha celebrato la Giornata mondiale del Rifugiato. E, nell’occasione, nell’aula consiliare del Municipio, è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’ente e il Consiglio regionale del Molise per la condivisione del progetto sui migranti minorenni non accompagnati, frutto del lavoro del gruppo della CALRE (Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi), coordinata da Vincenzo Cotugno.

SantagapitoMigrantiConvegnoUn accordo che a Sant’Agapito ha trovato terreno fertile, essendosi distinte amministrazione e comunità, per lo spirito di solidarietà nei confronti delle persone che scappano dalle guerre e dalle violenze. Il sindaco Giuseppe Di Pilla, non senza emozione, ha ricordato come il paese, già dal 2011, si sia adoperato per l’accoglienza dei minori fornendo una struttura comunale, già arredata, alla cooperativa sociale ‘La casa di Tom’ che ha ospitato e integrato tanti giovanissimi. Esperienza positiva, sempre frutto di una convenzione tra Ministero,  Prefettura e Regione, ripetuta con l’adesione al progetto Sprar. “La Giornata mondiale del Rifugiato si festeggia in tutto il mondo – ha affermato il primo cittadino – Sant’Agapito è stato uno dei primi paesi della provincia pentra, quando il fenomeno migratorio ha iniziato a farsi sentire su tutta la Penisola, a scegliere l’accoglienza, prima come amministrazione con un voto condiviso tra maggioranza e opposizione, poi come popolo, che ha espresso il proprio parere unanime durante un consiglio. Non nascondo che si tratta di una decisione impegnativa, in quanto arrivano persone che vivono uno stato di disagio. Ma abbiamo messo in piedi una buona squadra che va oltre l’offerta di vitto e alloggio. Con il lavoro di persone qualificate, come la cooperativa La Casa di Tom, si punta alla vera integrazione. Il fenomeno dell’immigrazione – ha proseguito il sindaco – non può essere affrontato dal solo Comune. La sinergia tra le istituzioni è fondamentale, come è fondamentale che l’Europa metta in campo politiche accurate. In ogni caso, – ha concluso accorato Di Pilla – ci vuole coscienza. Parliamo di esseri umani che, il più delle volte, sono costretti a fuggire e umanamente non possiamo lasciarli soli. Ritengo che aiutarli sia stato un grande gesto. Non ci si può voltare dall’altra parte. Quelli che scappano sono perseguitati. Ecco perché abbiamo deciso di aderire allo Sprar e di ospitare dei nuclei familiari provenienti dalla Siria. E sono loro i protagonisti dell’evento organizzato in paese. Perché sono loro ad accoglierci, con le loro pietanze tipiche e con una mostra fotografica sulla loro storia”.

A fare da eco alle parole del sindaco, il responsabile della cooperativa ‘La Casa di Tom’, l’ingegner Paolo Aristipini. “Siamo partiti nel 2014 con il progetto Sprar, – ha detto – dopo aver già accolto i minori. Qui è stato facile integrare perché abbiamo avuto l’aiuto delle istituzioni e della comunità. Noi trasformiamo i numeri, ossia quanti arrivano smarriti e muniti solo di un foglio, in persone con una prospettiva di vita. Pratichiamo l’accoglienza oltre l’emergenza. E il nostro obiettivo finale è l’autonomia degli ospiti, per un’azione che si svolge su tre linee guida: accoglienza, integrazione e tutela, nel senso di supporto psicologico e supporto nella richiesta d’asilo”. L’onorevole Laura Venitelli ha poi inteso evidenziare l’importanza della legge sui minori non accompagnati. “Non si possono respingere i minori – ha detto – se non per un ricongiungimento con i propri cari”. E il presidente Cotugno ha aggiunto: “Pugno duro nei confronti delle associazioni malavitose e verso i soggetti ritenuti pericolosi per le nostre comunità, ma mano tesa verso chi, soprattutto se minorenni, ha il diritto di vivere un’esistenza serena in un clima di pace”.

SantagapitoMigrantiMostraLa giornata mondiale del rifugiato di Sant’Agapito ha quindi avuto inizio con una tavola rotonda cui hanno preso parte le istituzioni molisane ai vari livelli, anche religiose, gli amministratori, l’Unimol con la docente Stefania Giova e la procura dei Minori di Campobasso con il procuratore capo Claudio Di Ruzza. Poi la mostra fotografica nelle sale del palazzo Ducale e, infine, in piazza Marconi la degustazione dei prodotti tipici siriani a dimostrazione di una proficua collaborazione tra comunità locale accogliente, che ha partecipato in maniera nutrita all’evento, e comunità ospitata che, per una sera, si è trasformata in ospitante.

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