‘Ulivo 2.0’, il centrosinistra replica a Ruta: “Basta col fuoco amico e i percorsi personali”

Un momento dell'assemblea

La risposta della segreteria del Pd e di altri partiti della coalizione, critici sulla posizione presa dal senatore dem, condivisa da Mdp e da altri partiti dello schieramento


CAMPOBASSO. Progetto Ulivo 2.0, Ruta chiede di rilanciare il centrosinistra, ma il Pd e alcuni partiti della coalizione replicano al senatore dem: “Basta col fuoco amico e con i percorsi individuali”. Una posizione ufficiale, sottoscritta dalle segreterie regionali di Pd, Partito socialista italiano, Alternativa popolare, Centro democratico, Rialzati Molise, Unione per il Molise e Molise di tutti.

“La coalizione di centro sinistra – questa la posizione contenuta in un comunicato congiunto – governa a livello nazionale e locale: insieme, il Pd con tutto il centrosinistra in moltissime amministrazioni, anche e soprattutto in Molise. Lo fa con serietà e responsabilità e quando vi sono divergenze si produce in uno sforzo per trovare momenti di sintesi”.

“Adesso, in Molise, un singolo esponente del Pd, che per altro per primo aveva indicato la coalizione e il vertice che oggi governa in Regione, prova a spaccare il fronte, ripetendo con meticolosità comportamenti che già hanno fruttato al centrosinistra esiti negativi in passato. Non succederà di nuovo. La volontà chiara della parte preponderante del centrosinistra è di lavorare insieme e di farlo costruttivamente e con un metodo dal basso e di ampliamento massimo, che non parta da veti o dalla chiusura con le esperienze di centrosinistra al governo a nessuno livello, meno che mai quella del governo regionale”.

“Il Pd, per primo, si è espresso chiaramente in questa direzione. Lo ha fatto in Assemblea, l’organo deputato, pronunciandosi con chiarezza nella votazione finale. Un momento di vero confronto democratico in seguito alla quale il PD ha avviato la fase di ascolto coinvolgendo la base, i circoli, gli amministratori del territorio, il partenariato. Il Pd terrà anche le prime conferenze programmatiche chieste dallo stesso presidente Frattura sin da luglio. La decisione – occorre precisarlo – non ha mai posto del resto alcun veto sulle primarie. Si è stabilito però che tutto vada deciso insieme e non da parte di singoli. Questo dunque il cammino – delineato e votato – verso le regionali”.

“Agli amici – è la conclusione – che suggeriscono parimenti percorsi partecipati, diciamo: bene, ci confronteremo. E ci confronteremo a partire dai programmi, dai risultati, dalle speranze. Abbiamo i problemi del lavoro, delle infrastrutture, dei servizi, della povertà che probabilmente ci vedono più vicini di quanto non si pensi. E la possibilità di poterli affrontare seriamente soltanto con la forza del gruppo e la generosità che il popolo di centrosinistra oggi ci chiede. Le ricette individuali, calate dall’alto, non hanno respiro. Fuori del Pd e da questo centro sinistra non c’è futuro”.