Lotto zero, cresce il fronte del ‘no’: i 5 Stelle e Petraroia incalzano la Regione

Mozioni e interrogazioni in assise a palazzo D’Aimmo. L’obiettivo è ottenere dalla Regione Molise la dichiarazione ufficiale di contrarietà all’opera. Intanto domani è prevista una conferenza stampa sul tema all’ex lavatoio di Isernia


ISERNIA. All’indomani della notizia relativa all’indagine in corso sull’ormai famigerato Lotto zero, il tratto di collegamento tra la Statale 17 e la variante Isernia-Castel di Sangro, che vedrebbe coinvolte otto persone tra ex amministratori e tecnici del Comune pentro, cresce il cosiddetto fronte del ‘no’. Il MoVimento 5 Stelle Molise scende in campo e si schiera apertamente contro la realizzazione dell’opera. E lo fa attraverso la presentazione di una mozione urgente in Consiglio regionale atta a chiedere alla Regione una forte presa di posizione avverso la costruzione dell’infrastruttura viaria. A darne notizia, il militante Vitttorio Monaco che evidenzia: “L’opera avrà un costo stimato di 144 milioni di euro per poco più di 5 chilometri di strada. Un progetto assurdo dal punto di vista finanziario, logistico e ambientale”.

Anche il consigliere Michele Petraroia dice la sua. E, rammentando una vecchia interrogazione sul caso del 24 settembre 2016, in risposta alla quale l’Assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni avrebbe nell’occasione palesato il parere contrario della Regione Molise alla realizzazione del Lotto zero, sollecita – con una nuova interrogazione – il governo regionale a certificare ‘nero su bianco’ la propria posizione. Ponendo anch’egli la questione dei costi.  Lievitati – a quanto pare – sia in termini di progettazione “da 258mila euro a 3.845.000 euro” che di messa in opera “da 18 milioni di euro a 170 milioni, per soli 5 chilometri di strada”. Intanto, domani pure il comitato ‘No Lotto Zero’ tornerà a far sentire la propria voce con una conferenza stampa, nei locali dell’ex lavatoio, volta ad illustrare alcuni aspetti dell’inchiesta giudiziaria e per illustrare una proposta di uso alternativo dei fondi, con relativo piano occupazionale.