Migranti in Molise, Di Giacomo: “In arrivo una bomba sociale”

Soprattutto in relazione ai rifugiati che potrebbero essere accolti nell’ex villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia. Presentata una nuova interrogazione parlamentare


TERMOLI. Cinquecento migranti in arrivo a San Giuliano di Puglia. In un paese che conta poco più di 1.000 abitanti. Una vera e propria ‘bomba sociale’, secondo il senatore molisano della Federazione della Libertà Ulisse Di Giacomo, per il quale l’eventuale presenza di un così gran numero di rifugiati, nel paese simbolo del terremoto del Molise, potrebbe mettere a rischio la sicurezza. Con possibili problemi di integrazione e ordine pubblico, ma anche di tipo sanitario.

Da qui la decisione di presentare una nuova interrogazione parlamentare e una richiesta di intervento al ministro dell’Interno, come il senatore ha anticipato in una conferenza stampa a Termoli. La preoccupazione, ha chiarito Di Giacomo, è legata ai nuovi bandi delle Prefetture ,che porteranno in Molise altri 3.500 migranti, di cui 2.250 in provincia di Campobasso. In una regione in cui la percentuale di rifugiati è già pari all’1,2% della popolazione residente, contro una media nazionale dello 0,8%. Il 2% degli immigrati che sbarcano in Italia, secondo le previsioni nazionali dovevano essere lo 0,56%.

“Ma la vera bomba sociale scoppierà a San Giuliano di Puglia – ha rimarcato il senatore – si parla di 500 arrivi, che potrebbero salire fino a 1.200. Numeri insostenibili per una piccola comunità”. E situazione di allarme che Di Giacomo illustrerà al prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, dopo la manifestazione di protesta prevista per martedì 11 luglio nel capoluogo regionale.

Un altro affondo è per il governatore Paolo di Laura Frattura, invitato a prendere posizione nella Conferenza Stato-Regioni. Ancor più dopo il caso della ragazza di Campobasso presa a morsi da un uomo di colore a cui aveva tentato di portar via la borsetta. Episodio inquietante, a cui Di Giacomo ha fatto riferimento in conferenza stampa. Sul quale, c’è da dirlo, la Polizia ancora indaga.