Scuole sicure, fondi a Isernia e Portocannone. La San Pietro Celestino ad Acqua Sulfurea

Nella struttura municipale che ospitava i locali del V settore, da ristrutturare con 120mila euro di fondi del Comune e 200mila euro di risorse stanziate dalla Regione. Oggi la presentazione del progetto, in una conferenza stampa che il governatore della Regione Paolo di Laura Frattura ha tenuto con il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio e il vice sindaco di Portocannone Cristina Acciaro. Per il comune del Basso Molise stanziati 300mila euro per realizzare il tetto dell’istituto comprensivo


CAMPOBASSO. Scuole sicure, la Regione stanzia 500mila euro per risolvere i problemi della San Pietro Celestino di Isernia e dell’Istituto comprensivo di Portocannone, le due priorità individuate attraverso l’anagrafe scolastica. L’annuncio è stato dato oggi in una conferenza stampa a Palazzo Vitale, che il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura ha tenuto insieme al sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio e al vicesindaco di Portocannone, nonché dirigente scolastico, Cristina Acciaro.

A Isernia i ragazzi della San Pietro Celestino, scuola chiusa da un anno, dopo il terremoto che ha devastato l’Italia centrale, sono divisi tra l’immobile di propietà della famiglia Calabrese, in zona Pip di Miranda, e il quartiere San Lazzaro. Saranno trasferiti tutti nella struttura comunale in zona Acqua Solfurea, una volta conclusi i lavori di sistemazione dell’edificio. Ai fondi già stanziati dal Comune, per 120mila euro, si sono ora aggiunti i 200mila euro assegnati dalla Regione.

“Grazie alla collaborazione che abbiamo trovato nell’amministrazione regionale, con cui abbiamo lavorato in sinergia – ha evidenziato d’Apollonio – potremo restituire identità e unitarietà alla scuola, una richiesta che ci è arrivata dalle famiglie e dal personale scolastico. Avvieremo al più presto i lavori per spostare i ragazzi ad Acqua Sulfurea, se non a settembre nei mesi immediatamente successivi. Una soluzione più adeguata – ha aggiunto il sindaco – di quella transitoria che abbiamo adottato un anno fa, in attesa dell’abbattimento e della ricostruzione della San Pietro Celestino, che però richiede tempi più lunghi e finanziamenti più importanti e del completamento del polo scolastico di San Leucio”.

L’altra parte dei finanziamento, 300 mila euro, è stata assegnata alla scuola di Portocannone, un edificio senza tetto, con gli ovvi problemi di infiltrazioni di acqua e di umidità che ne derivano. Per non parlare della caduta di calcinacci, quando piove. “Per una piccola comunità come la nostra – ha rimarcato il vice sindaco Acciaro – la scuola è fondamentale, come amministrazione in dissesto finanziario per noi il finanziamento regionale è oro”. I lavori di realizzazione del tetto della scuola potranno essere realizzati senza sospendere l’attività didattica, è intanto stato anticipato.

“Dagli eventi tragici del terremoto del 2002 – ha rimarcato il governatore Paolo di Laura Frattura – la nostra amministrazione e quella che l’ha preceduta hanno destinato grande attenzione al tema della sicurezza scolastica. Rispetto al passato abbiamo però l’anagrafe scolastica, che ci consente di individuare le priorità, anche col confronto con le amministrazioni. Dalla data del sisma sono stati presentati 80 progetti esecutivi, per 79 milioni di euro, con 33 interventi approvati, per 17 milioni di euro. Nell’ambito del progetto Scuole sicure – ha aggiunto Frattura – abbiamo assegnato 10 milioni di euro nel 2015, 10 milioni di euro nel 2016 e siamo in attesa di sapere dal Governo la nostra dotazione finanziaria per il 2017”.

A questi si aggiungono gli 11 milioni di euro destinati al Comune di Campobasso, derivanti dalla riprogrammazione dei fondi in origine destinati alla costruzione della galleria terminal-via Insorti d’Ungheria, opera accantonata in favore della realizzazione di nuovi plessi scolastici, nelle zone di Vazzieri, Cep e via Crispi-via Insorti d’Ungheria. Un capitolo a parte, contenuto nell’accordo di programma firmato a gennaio tra il sindaco di Campobasso Antonio Battista e il governatore Paolo di Laura Frattura.

Carmen Sepede