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Strade del Molise all’Anas: Campobasso-Isernia 7 a 1

La critica di Creare futuro sull’accordo che rivede la gestione di 145 chilometri di arterie regionali. Per il movimento che fa capo all’ex assessore regionale Antonio Tedeschi la provincia pentra è stata penalizzata


ISERNIA. Strade del Molise all’Anas, la provincia di Isernia non riceverà benefici del provvedimento, visto che solo una strada su 8 è interessata dal provvedimento. Questa la posizione di Creare Futuro, il movimento che fra capo all’ex assessore provinciale all’Istruzione Antonio Tedeschi, riguardo il passaggio di 145 chilometri di strade molisane dalle Province all’Anas, come stabilito dall’intesa sancita nella Conferenza unificata del 3 agosto.

Per Creare futuro sono state tralasciate e, di conseguenza, abbandonate al loro destino, diverse arterie importanti nel territorio dell’Alto Molise e della Valle del Volturno. Una situazione, dunque, che non giova di molto alle casse dell’ente di via Berta, che, di fatto, non potrà comunque sostenere le spese relative agli interventi (urgenti e necessari) di cui hanno bisogno la maggior parte delle strade ancora di sua competenza.

Uno degli obiettivi fondamentali di Creare Futuro è sempre stato il riscatto della provincia d’Isernia, perciò il movimento si schiera decisamente a sfavore di tale concessione. “Anche in questo caso – ha dichiarato il movimento – come succede da anni in Consiglio regionale, la provincia pentra è stata ignorata. Il passaggio delle strade all’Anas potrebbe sembrare un vantaggio per l’intera regione ma, di fatto, non lo è: su 8 tratti di strada, infatti, solo uno appartiene al territorio d’Isernia. Insomma, una partita persa in partenza. Il nostro movimento è pronto e sempre più convinto ad interrompere questa tendenza, che ci sta portando al declino. E’ inutile pensare di fondare un’economia di rilancio basata sul turismo – aggiunge – se abbiamo diverse importanti arterie impraticabili o quasi. Quello che bisogna comprendere è che la provincia d’Isernia fa parte del Molise, anche noi rappresentiamo questa regione e non è accettabile che venga messa di continuo al secondo posto. E’ giusto che si dia possibilità di miglioramento all’intero territorio – conclude – è giusto che anche la provincia pentra possa puntare sullo sviluppo dell’economia e del turismo ma, per farlo, deve poter contare su una mobilità sicura.”

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