Legge elettorale, la proposta del M5s: voto ‘congiunto’ e via il listino

antonio federico

Previsti 10 seggi per la provincia di Campobasso e 6 per quella di Isernia. Massimo due mandati per il governatore e nessun ingresso automatico in aula per il candidato presidente arrivato secondo


CAMPOBASSO. Legge elettorale, il Movimento 5 Stelle del Molise presenta la sua proposta, finalizzata a dare rappresentanza ai cittadini nelle istituzioni e alla stabilità di governo.

Legge che prevede un sistema elettorale basato sul proporzionale, con premio di maggioranza. L’80% dei seggi è assegnato con il proporzionale, il 20% è invece assegnato come premio alle liste collegate al candidato presidente vincitore. Previste due circoscrizioni come le province amministrative, con il metodo di calcolo d’Hondt che per i pentastellati garantisce l’effettiva rappresentanza di entrambi i territori. Il numero di seggi sarà di 10 per la provincia di Campobasso e 6 per quella di Isernia.

Tra le posizioni del M5s il voto ‘congiunto’: ovvero preferenza per consigliere regionale e governatore della stessa lista, per “puntare l’attenzione sul programma e non sulle persone”. Con l’obiettivo di eliminare “la peculiarità tutta molisana dei partiti unipersonali” sono previste soglie di sbarramento al 10% per le liste in coalizione e al 5% per le liste singole.

Quindi altri due punti cardine: limitare a due mandati consecutivi l’eleggibilità del governatore ed eliminare il diritto al seggio automatico per il candidato presidente arrivato secondo, che dovrà ottenere preferenze come tutti gli altri. Via poi il privilegio del listino bloccato “che ha consentito a tanti candidati di essere eletti senza voti”.

Argomento sul quale si è aperto un ampio dibattito, con le varie posizioni che saranno prese in considerazione dai consiglieri regionali Antonio Federico e Patrizia Manzo, se la proposta sarà discussa in aula. “In quel caso – hanno chiarito gli attivisti – il Movimento 5 Stelle Molise non appoggerà proposte di legge elettorale avanzate da altri partiti, né voterà favorevolmente a stralci di esse. Continuiamo a seguire la nostra strada dato che l’impianto della legge è sostenuta dalla maggioranza degli iscritti”.