HomeSenza categoriaIsernia ‘battezza’ il quarto polo: centrosinistra alla riscossa con l’Ulivo 2.0

Isernia ‘battezza’ il quarto polo: centrosinistra alla riscossa con l’Ulivo 2.0

Ruta e Leva preparano il campo per le Regionali: al lavoro per un Piano regionale di sviluppo che manca da 30 anni. Bordate contro il governo regionale in carica. Presente anche Massimiliano Scarabeo, che diserterà la riunione di lunedì 25 settembre a Campobasso: “Programma violato, Frattura per certi versi incandidabile”


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Danilo Leva vuole arrivare primo. Tornare a vincere, in Molise, ma senza Paolo Frattura. Il percorso è ormai tracciato: l’Ulivo 2.0, la ‘cosa rossa’ molisana sorta dalla scissione con il Pd e con la coalizione al governo, “avrà il candidato migliore che il centrosinistra in questo momento può avere in questa regione. Un candidato che sarà sicuramente più forte di Frattura”. L’onorevole del Movimento dei Democratici e Progressisti lancia il guanto di sfida da Isernia, dalla sala consiliare di Palazzo San Francesco, gremita per l’occasione. Un luogo non casuale, lo stesso dove, due anni fa, proruppe in un’aperta sfiducia alle politiche sanitarie del governatore, accusato di eccessivo appiattimento sul sistema privato.

pubblico1LA COSA ROSSA. Accanto a lui, oggi (ieri, ndr), ci sono Michele Durante, di Possibile-Lab; Nicola Macoretta, dei Comunisti Italiani; Ivan Perriera, dell’Italia dei Valori; Carmine Trematerra, dei Socialisti in Movimento; Vincenzo Notarangelo e Sara Ferri, di Sinistra Italiana; i consiglieri regionali Francesco Totaro (Mdp) e Massimiliano Scarabeo, capogruppo Pd da tempo in antitesi a Frattura; e, dulcis in fundo, l’amico di sempre e candidato in pectore secondo i rumors, il senatore Roberto Ruta. A meno che non si convinca a farsi avanti il redivivo Tonino Di Pietro, protagonista dell’estate politica molisana con i suoi appelli all’unità della coalizione.

leva in piediMAI PIÙ CON PATRICIELLO. Candidato a parte, Leva ha le idee chiare: discontinuità dei programmi e un’alleanza di partiti che la portino avanti. “Perché il centrosinistra – queste le parole dell’onorevole Mdp – è un’altra cosa rispetto a Patriciello e a  Alfano.  Gli elettori lo sanno, perché sono persone intelligenti. Se il centrosinistra al governo imita la destra, ciascuno di noi deve rispondere a una sorta di chiamata alle armi. Non giochiamo a fare una semplice testimonianza. In tanti di noi che hanno dato vita a quest’esperienza sono persone abituate a vincere le elezioni. Saremo il quarto polo, ma arriveremo primi. Siamo un gruppo di tante persone, militanti, dirigenti, amministratori, che hanno sentito la necessità di restituire un punto di riferimento a un mondo vasto di centrosinistra che si è sentito tradito dalle politiche messe in campo in questi anni dal governo Frattura.  Siamo nati per questo, per ricostruire il campo del centrosinistra. Il Pd con Alfano e Patriciello non è casa nostra. Sono altri che si assumono la responsabilità della rottura dopo cinque anni di chiusure a riccio”.

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