Parisi tiene a battesimo il Movimento agricolo molisano: “La scommessa dell’Italia riparte da qui”

All’incontro che si è svolto oggi a Vinchiaturo anche Giovanni Negri, ex segretario del Partito radicale. L’appello a una mobilitazione della categoria, per ridare slancio a un settore un tempo traino dell’economia nazionale e regionale


CAMPOBASSO. Stefano Parisi tiene a battesimo la prima uscita pubblica del Movimento Agricolo Molisano. A Vinchiaturo, davanti a circa duecento agricoltori il fondatore di ‘Energie per l’Italia’, che Silvio Berlusconi aveva indicato come possibile candidato premier per il centrodestra, è intervenuto all’incontro promosso dagli agricoltori e dalla sezione regionale del suo movimento.

Al centro del convegno i temi di un settore un tempo traino dell’economia nazionale e regionale, oggi “dimenticato e relegato a recitare un ruolo da comprimario nella politica italiana’, come lo stesso Parisi ha sottolineato nel suo intervento.

Antonio Di Rocco, già assessore regionale al ramo negli anni Novanta, ha spronato gli imprenditori a tornare protagonisti della politica e a decidere sulle strategie future del settore. ‘Non c’è più un disegno generale – ha detto Di Rocco – e non possiamo più restare a guardare chi ci taglia le gambe’.

Al tavolo anche Giovanni Negri, ex segretario del Partito radicale e oggi responsabile delle politiche agricole di Energie per l’Italia. “Parlo da imprenditore – ha sottolineato Negri – perché sono tornato alla mia passione per il vino e a produrre Barolo con l’azienda di famiglia. Ma per prima cosa – ha evidenziato – vorrei eliminare le carte della burocrazia, dalle quali noi agricoltori siamo sommersi”.

Poi l’intervento dei ‘locali’ Domenico Zeoli, Domenico Ferrara e Michele Ricci, prima dell’appello lanciato da Michele Marone: “Il prossimo assessore all’agricoltura della Regione – ha esortato la platea – dovrà uscire dalle nostre assemblee. Occorre – ha concluso il responsabile regionale di Energie per l’Italia – un vostro ritorno nell’impegno diretto in politica”.

Infine le conclusioni affidate a Stefano Parisi, secondo il quale all’Italia serve una sterzata nella politica e un ricambio nelle stanze dei bottoni: “Servono maggiore competenza e una classe dirigente che non faccia solo i propri interessi – ha detto Parisi – ma persone competenti che sappiano quali sono i problemi che si trovano di fronte e le soluzioni che devono essere adottate. Quella che arriva stasera dal Molise è una bella risposta. La scommessa deve partire da qui – ha concluso – non possiamo consentire che l’agricoltura dell’Italia, il suo buon cibo e i buoni prodotti vera bandiera nel mondo, possano finire”.

Parisi si è congedato da Vinchiaturo dando appuntamento all’11 novembre per la convention nazionale sull’agricoltura in programma a Montichiari, in provincia di Brescia. “Ci rivedremo presto”, ha salutato il Molise. E il nuovo Movimento agricolo molisano.

C.S.