HomeSenza categoriaMercati azionari Europa, quali rischi da effetto Catalogna?

Mercati azionari Europa, quali rischi da effetto Catalogna?

Quali sono i rischi, per i mercati azionari europei, considerando quanto accaduto e quanto sta accadendo in Spagna ed in particolare nella Catalogna? La domanda è d’obbligo visto che nel giro di poche settimane in Catalogna c’è stato un referendum per l’indipendenza che Madrid ha subito bollato come incostituzionale. Mariano Rajoy, il premier spagnolo, ha usato la linea dura non solo destituendo il presidente della Catalogna Carles Puigdemont, ma ha indetto pure le elezioni per il prossimo 21 dicembre del 2017. In più, prendendo il controllo diretto della Generalitad, ha sostanzialmente delegittimato l’autonomia dei catalani aspettando l’esito del voto.

Sui Mercati24.com azionari europei l’effetto Catalogna c’è stato attraverso un aumento della volatilità, ma non ci sono stati crolli anche perché nel frattempo Carles Puigdemont è già in esilio in Belgio per chiedere con ogni probabilità asilo politico, e per evitare il carcere in Spagna per ribellione. Pure sull’obbligazionario, ed in particolare sui titoli di Stato spagnoli, c’è stato un temporaneo aumento della volatilità che nel frattempo è rientrato visto che quella dell’indipendenza della Catalogna sembra essere ora una strada molto difficile da percorrere.

Considerando la tendenza generale dell’azionario, il mercato europeo, anche grazie all’effetto traino di Wall Street, sui massimi storici, continua a mantenersi rialzista. Ad influire positivamente, in particolare, sono le aspettative sugli utili societari e le politiche monetarie della Bce che continuano ad essere molto accomodanti. In particolare, il quantitative easing della Banca centrale europea, guidata da Mario Draghi, sta contribuendo a mantenere bassi i rendimenti dell’obbligazionario con la conseguenza che, per chi dal capitale vuole ottenere rendimenti significativi, gli investitori, assumendosi i relativi rischi, continuano a puntare sull’azionario anche se in maniera selettiva.

In altre parole, l’azionario continua ad essere appetibile, rispetto ai titoli a reddito fisso, anche perché negli Stati Uniti, ed ancor di più in Europa gli scenari inflattivi sono ampiamente sotto controllo con la conseguenza che i rendimenti obbligazionari continuano a mantenersi su livelli depressi. E ciò nonostante negli Stati Uniti, ed in Paesi dell’Ue come la Germania, arrivino segnali importanti per quel che riguarda l’aumento dell’occupazione.

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