HomeSenza categoriaLe vetrine museali di Isernia ‘traslocano’, Izzo: “Inaudito”

Le vetrine museali di Isernia ‘traslocano’, Izzo: “Inaudito”

Il sindacalista della Uilbac contesta la scelta di trasferire le installazioni di Santa Maria delle Monache a San Pietro Avellana, per l’allestimento della nuova struttura e chiede una presa di posizione forte da parte del sindaco d’Apollonio


ISERNIA. Vetrine museali trasferite da Isernia a San Pietro Avellana per l’allestimento di due padiglioni della struttura inaugurata nei giorni scorsi. Una scelta duramente contestata dal sindacalista della Uilbac Emilio Izzo. “A Isernia – afferma in una nota -, secondo capoluogo regionale, sede di soprintendenze e musei statali, non si riescono ad aprire le sale del Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache per mancanza di allestimento! Poi, però, vieni a sapere che le vetrine per allestire i due padiglioni sono state date (dopo essere state svuotate della collezione archeologica de ‘La Quadrella’ di Isernia e non solo) al comune di San Pietro Avellana per aprire un museo civico”.

Per Izzo si tratta di una decisione inaudita e punta il dito contro chi l’ha resa possibile. “Permettere – sottolinea ancora – che il Museo di Isernia, storico e millenario, monumento nazionale, ex convento benedettino di prestigio, già sede della mostra sui reperti del paleolitico per oltre venti anni, aperto con tutte le sue sale allestite e visitato da migliaia e migliaia di visitatori, passando da Piero e Alberto Angela, Berlinguer, ministri e sottosegretari e dal presidente di tutti, Pertini, chiudesse i battenti per elargire vetrine a musei comunali! Qualcuno dovrà rispondere di tutto questo se è vero, come è vero, che altre vetrine siano state date ad altri soggetti (sempre non prima di averle svuotate del loro contenuto), a partire dai vertici ministeriali romani a quelli locali, per finire a quelli della politica che devono smetterla di far finta anche loro che Isernia possa essere spogliata senza battere ciglio”.

Izzo sollecita dunque una presa di posizione forte da parte del sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio “affinché – sottolinea – si faccia promotore di una iniziativa di protesta nei confronti della soprintendenza archeologica del Molise, già più volte resasi protagonista di prese di posizione nei confronti della città di Isernia. Ma chiedo anche – conclude – un intervento parlamentare dei nostri deputati e senatori in tal senso, un’interrogazione al ministro Franceschini”.

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