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Gettoni di presenza per i consiglieri, CasaPound: numeri al lotto dell’assessore

Isernia/ La consigliera Francesca Bruno sconfessa Kniahynicki, respingendone le provocazioni al mittente


ISERNIA. Alla sua richiesta di dimissioni del presidente della IV Commissione consiliare al Comune di Isernia a causa della mancata convocazione delle sedute della stessa, giunge la risposta dell’assessore Eugenio Kniahynicki che riduce tutto ad una questione di “gettoni di presenza”. La consigliera di CasaPound, Francesca Bruno, a questo punto non ci sta e controreplica in maniera piccata, rivendicando la legittimità della sua protesta.

“Abbiamo argomenti lasciati in sospeso e risposte da dare alla nostra cittadinanza – spiega Bruno – Ma, ovviamente, questo l’assessore non può saperlo perché in commissione non lo abbiamo mai visto. Tuttavia sul suo intervento vanno fatte diverse considerazioni”. Di qui l’affondo. “La prima balza subito agli occhi – osserva l’esponente di minoranza a palazzo San Francesco – Se il mio attacco è rivolto al presidente di commissione, come mai risponde un assessore? Non è che cerca di difendere la collega di partito, che non credo abbia bisogno di un difensore? Poi – prosegue Francesca Bruno – l’assessore asserisce che qualche consigliere vorrebbe che le commissioni si riunissero tutti i giorni per intascare il gettone di presenza. Bene, una simile affermazione, nella sua gravità, deve anche essere dimostrata. Sempre riguardo al gettone, l’assessore elenca dei numeri che non hanno senso alcuno. I consiglieri comunali – ancora la consigliera di CasaPound – percepiscono in un anno quello che un assessore, come lui, percepisce in due mesi. I miei gettoni, pagati periodicamente dal Comune di Isernia, vengono utilizzati nella sua totalità per finanziare la distribuzione alimentare che CasaPound effettua ogni settimana, alla quale lo invito per verificare con i propri occhi chi ad Isernia si adopera per il bene degli ultimi e chi invece continua con arroganza a pontificare dalla propria poltroncina”.

“Il gettone che percepisco – aggiunge Francesca Bruno – è identico a quello percepito dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia che l’assessore si è precipitato a difendere. Potrebbe chiedere a lei quanto percepisce, prima di ridicolizzarsi buttando numeri che non trovano riscontro nella realtà. Per concludere – chiosa la consigliera – esorto l’assessore ad usare la stessa solerzia mostrata per rispondere a questa mia richiesta, per dare riscontro all’interrogazione da me presentata il 4 agosto e alla quale non ho avuto ancora risposta”.

 

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