HomeSenza categoriaCentrodestra, in bilico l'alleanza con i Popolari

Centrodestra, in bilico l’alleanza con i Popolari

I seggi sicuri al nazionale ‘traballano’, con possibili strappi che, in Molise, determinerebbero quasi certamente l’esito delle urne a vantaggio dei Cinque Stelle. Probabili le ripercussioni anche per le Regionali


CAMPOBASSO/ROMA. Le manovre capitoline in vista della tornata elettorale del prossimo 4 marzo inevitabilmente si ripercuotono sul territorio, rimescolando le carte di una partita che sembrava già chiusa.

Nelle ultime ore, in casa centrodestra, l’alleanza con i Popolari per l’Italia di Mario Mauro, rappresentato in Molise dal gruppo di riferimento dell’ex presidente del Consiglio Vincenzo Niro, sembra a forte rischio. A creare frizioni, il numero di seggi ‘sicuri’ da assegnare al movimento in ambito nazionale, che nelle intenzioni sarebbe stato ridotto. Rimettendo tutto in discussione, con possibili strascichi sull’esito stesso delle urne per una coalizione data per vincente, a cominciare dal Molise, dove l’area centrista di ispirazione moderata, storicamente, ha un importante peso politico rispetto ad altri partiti presenti da meno tempo sulla scena politica e dunque meno radicati come la Lega e Fratelli d’Italia.

In casa centrodestra, dunque, il venir meno di tale forza potrebbe avvantaggiare in maniera decisiva il Movimento Cinque Stelle nella corsa ai cinque seggi per il Parlamento. In sostanza, nonostante i consensi di Forza Italia, quale primo partito del centrodestra, e della cosiddetta ‘quarta gamba’, che vanta al proprio interno personaggi di spicco come Michele Iorio (Direzione Italia), Rosario De Matteis (Idea) e Angela Fusco Perrella (Movimento nazionale sovranista), l’uscita dalla coalizione di un nutrito gruppo come i Popolari per l’Italia potrebbe incidere negativamente sul risultato finale. Con conseguenze che potrebbero allargarsi dalle Politiche alle Regionali.   

La mancata condivisione di un percorso per le elezioni nazionali tra Popolari e Forza Italia, insomma, finirebbe col mettere in bilico anche il cammino per il governo del Molise, con il gruppo collegato a Niro che in mancanza di certezze e di condivisione degli sviluppi futuri potrebbe seguire altre strade, facendo saltare tutto. 

Del resto, il consigliere Niro ha più volte manifestato una propria autonomia. Proprio in occasione dell’ultimo Consiglio regionale di ieri ha inteso non abbandonare l’aula, a differenza dell’opposizione di centrodestra e degli altri tre ex consiglieri di maggioranza Scarabeo, Totaro e Petraroia, restando invece a discutere delle criticità legate alla nuova legge elettorale, difendendo l’articolato di legge dalle accuse di incostituzionalità e rifacendosi all’esempio sardo, dove la soglia di sbarramento è addirittura superiore al 10%. A dimostrazione di come l’esponente dei Popolari per l’Italia non abbia remore a condurre le proprie battaglie, anche in solitaria.

Se ciò avvenisse, il centrodestra rischierebbe di consegnare ai grillini la vittoria, con possibili vantaggi anche per il Pd e per il movimento Liberi e Uguali. E, in tal senso, il rettore dell’Unimol Gianmaria Palmieri potrebbe veder aumentare le sue chance per l’elezione al Senato, sulla carta tutt’altro che in discesa.  Quella che si è aperta è, dunque, una vera e propria partita a scacchi. Un tira e molla che potrebbe essere molto pericoloso, in caso di strappi.  

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