HomeSenza categoriaCittadella dell’economia in degrado, Gravina: “Fallimento politico e amministrativo”

Cittadella dell’economia in degrado, Gravina: “Fallimento politico e amministrativo”

,Il gruppo del M5s a Palazzo San Giorgio ha presentato una mozione, per sollecitare la Regione a stanziare i fondi previsti dal ‘Patto per il Molise’


CAMPOBASSO. Cittadella dell’economia e centro fieristico di Selva Piana, il M5s parla di fallimento amministrativo e politico.

“Nulla è stato fatto o programmato – spiega il consigliere comunale pentastellato Roberto Gravina – nonostante una recente determinazione dirigenziale del novembre 2017 abbia disposto il pagamento di circa 180mila euro su un totale di 500mila euro, per lavori di ristrutturazione, adeguamento e sicurezza antincendio. Questo nonostante le promesse elettorali della Giunta Battista e nonostante il fiume di denaro promesso dal ‘Patto per il Molise’, sottoscritto in pompa magna da due ex presidenti Renzi e Frattura il 26 luglio 2016, con un impegno finanziario di 4 milioni di euro. Ennesime promesse elettorali, ennesime inettitudini amministrative o entrambe”.

“Intanto – aggiunge Gravina – la struttura adibita a centro fieristico continua il suo lento ma inesorabile degrado, come provato dalle foto scattate la scorsa settimana. Mentre i locali della Cittadella dell’economia continuano inspiegabilmente a restare chiusi, con buona pace di scelte amministrative a dir poco contraddittorie, una tra tutte, consentire alla Sea di acquistare un immobile inutile”.

Da qui la decisione degli attivisti di depositare una mozione da discutere nel prossimo Consiglio comunale, che sollecita l’amministrazione di Palazzo San Giorgio ad attivarsi per ottenere, attraverso la Regione, le somme programmate nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione ed iniziare i lavori di recupero dell’immobile, attraverso una progettazione esecutiva che tenga conto di una multifunzionalità della struttura, in modo da consentirne un utilizzo multiplo.

“Vorremmo evitare l’ennesimo spreco di denaro pubblico – chiude Gravina – e ridare nuovo slancio all’intero settore. E vorremmo evitare di avere una struttura da utilizzare solo poche settimane all’anno”.

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