All’ultimo è venuta meno l’intesa fra il gruppo di Mariani e la cordata laziale, una questione economica avrebbe fatto inceppare la trattativa. Ora resta tutto invariato, ma la dirigenza annuncia: ‘Si cede solo a gruppi del posto’
di DANIELE PETRECCA
Macchia Calcio nulla di fatto. Quando sembrava ormai chiuso l’accordo con la cordata laziale e mancava solo la firma per la cessione qualcosa si è inceppato nella trattativa, nello specifico la dirigenza del Macchia, che pure aveva preso tempo per riflettere sulla proposta degli acquirenti, ha deciso di fare marcia indietro. Andiamo con ordine.
Ieri la notizia trapelata a mo’ di indiscrezione circa il passaggio di consegne che sarebbe avvenuto a breve, in pratica una formalità alla quale mancava solo una firma. Tuttavia il buon Mario Mariani ha drizzato le antenne circa i propositi di questa cordata laziale che già 4 stagioni fa tentò la ‘scalata’ all’Isernia sulle macerie lasciate dalla gestione Battiloro & Co. Ieri sera l’ultimatum da parte del patron del Macchia tramite una mail dal seguente tenore: “Se volete il titolo basta versare una piccola quota per il ‘disturbo’ e la società è ceduta”. Un gesto che sembrava il minimo sindacale per un titolo di serie D. A tale proposta la suscettibilità di questa cordata si è urtata a tal punto da far saltare la trattativa e soprattutto al punto da dare la conferma a Mariani e Stasi la conferma dell’entità dell’operazione.
Dunque un nulla di fatto e soprattutto il Macchia resta una zattera che galleggia nel bel mezzo di una ‘bonaccia’ di inizio estate nel mare della FIGC alla ricerca di un porto che abbia un attracco con su scritto serie D. Metafora provocatoria ma che crediamo renda abbondantemente il senso di tutta la vicenda.
Mariani e Stasi nel frattempo sarebbero alla ricerca di un segnale a livello locale sperando che sia quello definitivo, poiché il titolo del Macchia sarà ceduto solo e soltanto se resterà in mano a forze imprenditoriali molisane. Parola del patron Mario Mariani.
