Le isernine conquistano un punto in casa. Il parere del mister Francesco Montemurro (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)
di Camillo Pizzi
Europea 92 Isernia – Givova Scafati 2-3
Europea 92 Isernia: Taddei 8 punti, Caputo 15, Cesario 14, Ceresi, Monitillo 12, Babatunde 4, Boffa (L), Muzzo 4, Seggiotti, Gamberale n.e., Simeone n.e., Di Tella n.e.; all. Montemurro
Givova Scafati: Alikaj 21, Vinaccia 8, Sollo 10, Santin 14, Manzano 17, Peluso 2, Modena (L), Mercieca, Miceli, Petrelli; all. Napolitano
Arbitri: Di Meglio di Napoli e Feo di Avellino
Note: parziali 18-25, 25-21, 22-25, 25-22, 12-15; durata set 23’, 28’, 26’, 24’, 19’; battute ace/errori Isernia 1/9, Scafati 5/14; muri Isernia 8, Scafati 10; cartellino giallo per proteste a Sollo (Scafati) nel 4° set (11-11); cartellino rosso per proteste a Manzano nel 4° set (21-17); spettatori 100 circa
ISERNIA. Come nella prima giornata a Manfredonia, anche nell’esordio casalingo previsto dal secondo turno del campionato di serie B/1 femminile l’Europea 92 cade al tie-break. Questa volta per mano della Givova Scafati delle cinque “ex” (Sollo, Peluso, Santin, Miceli e Mercieca) al termine di una gara sicuramente molto combattuta, ma costellata anche da troppi errori da ambo le parti.
Di fronte si sono schierate due squadre abbastanza simili, che fanno della difesa e della grinta i loro punti di forza.
Isernine sempre a inseguire nel conteggio dei set, con grande rammarico per un terzo parziale buttato al vento dopo essere state avanti di tre punti (19-16) e aver ceduto nel finale per qualche disattenzione di troppo in ricezione e difesa.
La quinta frazione di gioco è stata condizionata dall’avvio incerto delle padrone di casa che sono andate al cambio di campo con cinque punti di svantaggio per poi tentare il recupero (7-9), ma cedere nel finale alle ospiti.
Nell’Europea 92, comunque, si è sentita la mancanza di un opposto di ruolo, con Taddei, Babatunde e, nel finale, Muzzo che si sono alternate in posto 2 non riuscendo, però, ad incidere come dovuto, e con Caputo e Monitillo costrette a fare gli “straordinari” in attacco.
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