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Demenze e Alzheimer, i progetti della Dea a sostegno dei familiari dei malati

L’associazione, attiva nel centro Tèmenos di Monteroduni, fornisce supporto ai parenti dei pazienti. A breve l’attivazione di corsi di formazione, di un Caffè Letterario e di uno sportello per il Segretariato sociale


MONTERODUNI. Sostenere, attraverso progetti mirati ed efficaci, i familiari dei malati di Alzheimer e di demenza senile a conoscere la patologia per affrontarla in maniera adeguata. E’ una delle finalità che, da tempo, si prefigge l’associazione ‘Dea’ (Demenze ed Alzheimer), presieduta dall’avvocato Cristiana Cornacchione e che ha sede presso il centro polifunzionale Témenos di Monteroduni.

Attiva da 2015, la Dea si occupa dei malati, ma anche di dare il giusto supporto ai loro cari. Perché si tratta di patologie difficili da comprendere e da fronteggiare. Tante per questo le iniziative in atto, ma anche i progetti messi in cantiere dall’associazione. “Il nostro obiettivo – spiega la presidente Cornacchione – è quello di affiancare i familiari dei pazienti affetti da tali patologie. Perché è vero che la malattia va a colpire il malato, ma anche i familiari che si trovano a vivere tale realtà. La cosa fondamentale è capire di cosa si tratta. La cosa più brutta è avere una persona cara che nel tempo non ti riconosce più. E la Dea nasce proprio con lo scopo di aiutare i familiari”.

Diverse le attività che a breve prenderanno vita nel centro Témenos. Prima fra tutte, un corso di formazione per i parenti dei pazienti. “L’idea – ha spiegato Cornacchione – è quella di organizzare dei corsi di preparazione per i caregiver, affinché possano capire come comportarsi di fronte alla malattia. Devono comprendere quale sia l’approccio più adeguato per non far perdere al malato le capacità manuali. E infatti importante per chi soffre di queste patologie continuare a svolgere le attività in maniera autonoma”.

Un altro progetto riguarda invece la creazione di un ‘Caffè Letterario Alzheimer’. Un punto di ritrovo per i parenti all’interno della struttura di Monteroduni. “Mentre i malati svolgono attività nel centro – ha detto ancora la presidente della Dea – i familiari possono trovare un angolo per confrontarsi su esperienze e difficoltà, contando sull’aiuto e sul supporto di uno psicologo”.

Infine, verrà attivato a breve uno sportello per il Segretariato sociale. “Tutti i malati possono contare su agevolazioni – ha sottolineato Cornacchione – ma non sempre si conosce la strada da seguire. Lo Sportello avrà il compito di fornire tutte le informazioni relative a quanto previsto dalla legge per usufruire delle agevolazioni, che sono predisposte a livello regionale e nazionale. Lo sportello – ha concluso la presidente della Dea – fornirà anche aiuto legale nel caso in cui dovesse essere necessario”.

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