HomeMEDIA E TECNOLOGIANel cuore dell’Image Forensics: l'Error Level Analysis

Nel cuore dell’Image Forensics: l’Error Level Analysis

L’I-Forensics Team di Isernia spiega l’importanza di un’approfondita analisi tecnico-legale delle immagini digitali


ISERNIA. Un’immagine è una rappresentazione visiva della realtà. Attraverso essa si può riprodurre un qualcosa di fisico oppure di astratto. Esistono tanti tipi di immagine: un riflesso, un disegno, una fotografia. Viviamo sommersi in un mondo di immagini e, con esse, prendiamo consapevolezza di tutto ciò che ci circonda. Con l’evoluzione tecnologica, le immagini sono diventate ancora più importanti: nella società moderna, caratterizzata sempre più dall’apparire ad ogni costo, l’immagine è tutto. Permette di individuare, in modo rapido ed efficace, un prodotto che si vuole acquistare, un’azienda che offre determinati servizi e anche i tratti somatici di ogni singolo individuo. A tal proposito, basti pensare che i selfie, cioè gli autoritratti realizzati con la fotocamera di uno smartphone e condivisi in rete, sono sempre più numerosi; così come numerosi sono gli illeciti che vengono commessi utilizzando immagini altrui.

Accade, pertanto, che un logo, che contraddistingue i prodotti di una azienda, venga rubato, copiato o alterato o che la foto-profilo di una bella ragazza venga manipolata per adescare altri internauti. Creare e alterare immagini, che sono facilmente e ampiamente fruibili, è davvero semplice e alla portata di tutti. È sufficiente disporre di un semplice editor di immagini digitali come, ad esempio, il gratuito Gimp o il commerciale Photoshop. Di conseguenza, l’autenticità di una foto digitale non può essere data per certa, soprattutto quando essa costituisce un elemento di prova da esibire in un processo giuridico.

Per questi motivi, e per contrastare crimini di tale genere, si ricorre alla ‘Digital Image Forensics’, cioè ad una approfondita analisi tecnico-legale delle immagini digitali. Questa analisi permette di individuarne tutti gli elementi distintivi: quando è stata realizzata, la sua dimensione e risoluzione, se essa è stata manipolata e in che modo, quali informazioni contiene e come è stata condivisa in rete. Inoltre, questo particolare studio, permette anche di identificare la marca e il modello del dispositivo che l’ha prodotta (sia esso smartphone, tablet, fotocamera o scanner).

Quando si effettua un’analisi di questo tipo, i parametri che vengono presi in considerazione sono davvero tanti e difficili da verificare. Tra i più importanti c’è ‘l’Error Level Analysis’ (o ‘ELA’), cioè l’analisi del ‘Livello di Errore’, utilizzata per stabilire se su un’immagine sono stati eseguiti dei ritocchi invisibili all’occhio umano. Per comprendere questo particolare test, occorre sapere che un’immagine cosiddetta ‘digitale’ non è altro che una rappresentazione numerica di una immagine bidimensionale, costituita da un insieme di punti colorati (detti ‘pixel’). La maggior parte delle immagini che circolano in rete sono in formato ‘.jpeg’, un formato compresso, in cui vengono eliminati pixel di poca importanza. Questo permette di renderle molto più leggere, semplificando la loro condivisione e permettendo anche di risparmiare spazio nei dispositivi sui quali verranno scaricate e memorizzate. La compressione viene applicata in modo uniforme in tutta l’area dell’immagine.

Attraverso l’ELA è possibile capire se essa è rimasta costante o se presenta dei valori anomali in alcune parti. Se sono presenti queste anomalie locali, è probabile che l’immagine sia stata alterata in un secondo momento. Attraverso la Digital Image Forensics si effettua anche una ‘radiografia’ del file: se ne analizza la struttura e la composizione al fine di capire se esso contiene, oltre ai pixel, informazioni nascoste, come watermark di copyright o altri dati steganografati. Questa branca della ‘Digital Forensics’ si caratterizza per essere un campo sperimentale e in costante crescita. Tuttavia, nonostante molti centri universitari di ricerca abbiamo, negli ultimi anni, utilizzato ingenti risorse per studiare procedure investigative di tal genere, negli ambienti della Digital Forensics mancano ancora procedure e metodologie di Image Analysis standardizzate e codificate.

I-Forensics Team

 

 

Più letti

Il Museo Sannitico diventa Museo archeologico. Italia nostra scrive a Sangiuliano:...

L’appello dell’associazione al ministro della Cultura. Il cambio della denominazione è avvenuto con decreto CAMPOBASSO. Il Museo Sannitico di Campobasso cambia nome e diventa Museo...
spot_img
spot_img
spot_img