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Coronavirus e contagi tra i Rom dopo il rito funebre, Gravina risponde in Consiglio comunale

Nella seduta di oggi del Consiglio comunale di Campobasso, riunito in videconferenza, è stata letta la ricostruzione fatta dal dirigente della Polizia locale sulla nota vicenda del rito funebre e degli assembramenti in via Liguria. Sull’accaduto indaga la Procura, che agli atti ha acquisito, oltre alle testimonianze, anche l’informativa del Comune


CAMPOBASSO. Coronavirus, focolaio nella Comunità Rom di Campobasso dopo il rito funebre e l’assembramento del 30 aprile, il sindaco Roberto Gravina oggi in Consiglio comunale ha risposto alle interrogazioni dei consiglieri del centrodestra Esposito e Colagiovanni sulle responsabilità dell’accaduto. Una vicenda, ha detto il sindaco leggendo in aula la nota del dirigente della Polizia locale Matteo Iacovelli, della quale è stata informata la Procura di Campobasso.

Il 30 aprile, questa la ricostruzione letta da Gravina, alle 9 è arrivata la richiesta ai vigili urbani da un’altra forza di polizia su un assembramento in via Liguria. Sul posto sono dunque arrivate due pattuglie, che hanno accertato la presenza di una decina di persone, che si sono allontanate velocemente alla vista della Polizia locale. Solo una è stata bloccata e sanzionata.

Alle 13.30 altra comunicazione della Questura con cui si chiedeva il controllo davanti al cimitero, per la benedizione e la tumulazione di una salma, previste per le 15.30. Una decina le persone individuate, tutte con mascherina, con la tumulazione avvenuta alla presenza dei congiunti stretti.

“Nessun’altra segnalazione – ha scritto Iacovelli – riguardo ad eventuali assembramenti in via Liguria risulta pervenuta nei giorni precedenti il 30, il giorno stesso e nei giorni successivi. Il Comando ha avuto notizie sul diffondersi del virus tra i Rom a partire dall’8 maggio, con l’acquisizione dell’elenco che quotidianamente viene trasmesso dall’Asrem”.

Quindi la notizia del focolaio, che ha portato il sindaco a firmare le due ordinanze che dispongono il potenziamento dei controlli davanti ai palazzi nei quali vivono i componenti della comunità Rom, con l’impiego di 4 pattuglie della Polizia locale al mattino e 3 al pomeriggio, con servizi di vigilanza anche per le persone in isolamento.

Sulla vicenda, com’è noto, è stata aperta un’inchiesta, con la Procura che indaga sulla base degli accertamenti e delle testimonianze raccolte. Agli atti anche la notifica del Comune di Campobasso. Nel frattempo resta alta l’attenzione sulla comunità, con i numeri del contagio che negli ultimi giorni si sono decisamente ridimensionati ma con la guardia sempre alta, per la garanzia del rigoroso rispetto della quarantena, da parte delle persone infettate o entrate a contatto con loro. Unico modo per evitare di spargere ancora l’epidemia.

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