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Patriciello: la nuova strategia in materia di spazio dovrà prevedere misure contro il pericolo della frantumazione dei satelliti che rientrano sulla Terra

 

L'europarlmanetare molisano Aldo Patriciello

L’Italia non è stata toccata dalla caduta di parti del satellite NASA rientrato, dopo anni, sulla Terra. Inizialmente gli esperti avevano parlato di un pericolo per le Regioni del Nord Italia allertando Protezione Civile e consigliando ai cittadini di rimanere a casa nelle fasce orarie di venerdì sera, dalle 21:00 e le 22,03 e le 3,34 e le 4,12 di sabato. I detriti fortunatamente non hanno toccato il nostro paese ma il passato pericolo pone all’attenzione degli organi competenti il problema dei satelliti di rientro, dopo essere stati lanciati in orbita dieci o venti anni fa.  Sull’argomento è intervenuto anche l’Eurodeputato, On. Aldo Patriciello, rapporteur per il Parlamento europeo della Nuova Strategia Spaziale Europea. Il dossier in materia di spazio verrà presentato nei primi giorni di ottobre in Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) e sottoposto a votazione da parte dei deputati; successivamente, nel dicembre del corrente anno, verrà presentato in Sessione Plenaria. Un documento che prevede, oltre al miglioramento e sviluppo della Politica Spaziale Europea, iniziative anche sul problema a cui il nostro Paese è stato sottoposto in questi giorni. “Il pericolo della caduta di detriti satellitari non va sottovalutato e deve essere affrontato dall’Unione Europea soprattutto in vista del fatto che questi frammenti potrebbero essere tossici.  – spiega Patriciello – In qualità di rapporteur sulla Nuova Strategia Spaziale Europea ho previsto un’azione specifica denominata Space Situation Awareness (SSA) che valuti tutti i pericoli che potrebbero scaturire dall’attività spaziale dando, allo stesso tempo, una valutazione generale della stessa. Una consapevolezza situazionale dello spazio deve essere alla base della strategia comunitaria in materia. Questo nuovo programma ridurrà, inoltre, la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti consentendo di ottenere con mezzi diretti tutte le informazioni necessarie a proteggere i nostri sistemi spaziali contro i detriti orbitali e la meteorologia spaziale avversa. In particolare dovranno essere protetti cittadini ed i servizi operativi. Inoltre, il programma SSA consentirà all’Europa di promuovere la cooperazione internazionale e di negoziare, in condizioni di parità, con gli altri attori spazio; questo faciliterà anche l’uso pacifico dello spazio esterno attraverso un controllo indipendente, nel rispetto dei Trattati e degli accordi in materia. Non dobbiamo dimenticare inoltre che i Sistemi spaziali sono diventati indispensabili per un ampio spettro di applicazioni che vanno dall’economia alla sicurezza per questo un problema specifico, come quello di ieri, potrebbe minare la sicurezza stessa dei cittadini ostacolando anche l’organizzazione di servizi d’emergenza. Avere dunque – conclude Patriciello – una consapevolezza vale a dire una conoscenza della situazione dello spazio accurata, tempestiva e completa è indispensabile sia per la protezione delle infrastrutture che per il funzionamento delle attività spaziali ma soprattutto per la protezione della popolazione in caso di rientro di satelliti”.

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