Un primo segnale di dissenso al provvedimento del Governo che, tra i tanti tagli, cancella anche la Provincia pentra è partito da Isernia. Cittadini, dipendenti pubblici e autorità si sono ritrovati davanti all’ingresso dell’ente di via Berta (vedi foto a sinistra). Il primo a prendere la parola il segretario regionale della Uilbac Molise Emilio Izzo che ha organizzato la manifestazione, invitando a partecipare tutti i cittadini, ma soprattutto i segretari dei partiti e i rappresentanti parlamentari molisani, “perché – ha detto Izzo nel suo intervento – la partita è soprattutto politica”. Poi ha continuato: “questo è soltanto un primo atto che sancisce la nascita del Comitato a difesa della Provincia di Isernia. Non siamo qui per difendere poltrone o dipendenti pubblici, siamo qui per difendere un intero territorio. Dove sono i sindaci? Forse non hanno ben capito che senza un ente provinciale di riferimento la situazione già difficile delle loro comunità peggiorerà fino a determinare un assoluto depauperamento sociale, civile ed economico della nostra terra”. Infine, l’appello: “Voi che siete qui oggi, continuate ad esserci. Seguiranno altri momenti di protesta ai quali tutti, uomini, donne, ragazzi, lavoratori e lavoratrici, cittadini di questa provincia, di questa regione sono chiamati a presenziare per garantire futuro e crescita ai nostri posteri”. La parola è quindi passata al presidente della Regione Molise Michele Iorio: “Questa iniziativa mi sembra un buon punto di partenza per far sentire la nostra voce e per tentare di invertire la tendenza della chiusura della Provincia di Isernia. Purtroppo a Roma abbiamo uno scenario politico desolante, non si riesce più a dialogare con i grandi partiti che sostengono il Governo. Era stato proprio il confronto politico a far decadere già nel corso del precedente Governo il tentativo di chiudere le Province. Questa volta il taglio è stato posto in maniera più determinante e più determinante dovrà essere la nostra battaglia. Non si può fare cassa sulla pelle dei cittadini. Non è possibile cancellare Istituzioni con provvedimenti finanziari. Per risparmiare sulla spesa pubblica si può intervenire con tanti sistemi, anche a carico delle stesse Istituzioni, purché queste sopravvivano e garantiscano funzioni e servizi. Cancellare una Provincia, significa cancellare una serie di riferimenti organizzativi per un territorio che sono fondamentali, anche per la gestione dell’ordine pubblico. Per quanto mi riguarda, per la mia cultura, per la mia storia, difenderò con le unghie e con i denti questa realtà”. Quindi è stata la volta del presidente della Provincia di IserniaLuigi Mazzuto: “Tante famiglie dovranno lasciare questa città e questa provincia perché padri e madri che lavorano negli enti pubblici provinciali saranno trasferiti altrove. Ciò determinerà un depauperamento su tutti i fronti del nostro territorio. Ringrazio Emilio Izzo per aver organizzato questa manifestazione; se l’avesse fatto la Provincia, qualcuno avrebbe detto che ‘stavamo difendendo le nostre poltrone’. È giusto, invece, che la protesta nasca dalla gente comune, perché bisogna capire che, cancellando la Provincia di Isernia, vengono lesi gli interessi di tutto un territorio. Oggi inizia una battaglia di civiltà che va tutta combattuta sul livello politico. Bisogna che il Parlamento si riappropri del suo ruolo istituzionale”. Poi, il duro affondo di Mazzuto al Governo Monti: “Il Governo impone tagli scriteriati agli enti provinciali, senza stimare, senza conoscere l’ammontare reale del risparmio derivante da questi interventi, né tantomeno valutando le carenze e i disagi che si determinerebbero a svantaggio dei cittadini che pagano le tasse per avere servizi. Monti e il suo Governo, con i tagli previsti nel decreto sulla Spending Review, dimostrano una grande carenza: non conoscono l’Italia e le piccole realtà che hanno reso l’Italia grande nel mondo. Di contro, i parlamentari sono espressione dei territori, delle medie e piccole località che compongono il nostro Paese. Spetta ai parlamentari, eletti dai cittadini, rappresentare gli interessi della collettività, facendo prevalere la politica sul tecnicismo”. Infine, il presidente Mazzuto ha dichiarato: “qualcuno che ha lottato quarant’anni fa per l’istituzione della Provincia di Isernia mi ha confessato: ‘la differenza tra il 2 e il 3 marzo 1970? È stato come passare dalla notte al giorno!’ Ora non permettiamo – ha concluso – che ci impongano di ripassare dal giorno alla notte”. Numerosi altri gli interventi succedutisi, come quello del presidente del Consiglio della Provincia di IserniaLauro Cicchino, che ha ribadito con forza la difesa collettiva di una Istituzione che rappresenta tutti i cittadini. Pure significativo l’intervento del presidente dell’Uprom, l’Unione delle Province Molisane Salvatore Colagiovanni, del consigliere provinciale Giovancarmine Mancini, dell’esponente del Guerriero Sannita Giovanni Muccio e di Don Vincenzo Chiodi. Alla manifestazione non hanno fatto mancare un saluto neppure il presidente della Camera di Commercio di Isernia Luigi Brasiello ed Enrico Santoro, sindaco di Isernia nel 1970 quando l’ente di via Berta venne istituito. Al sitin è seguita una riunione operativa tra gli amministratori della Provincia di Isernia e gli organizzatori della manifestazione, dalla quale è scaturita la decisione di convocare presso la sala consiliare dell’ente di via Berta lunedì 16 luglio p.v. alle ore 12 tutti i rappresentanti parlamentari molisani, i cinquantadue sindaci della provincia di Isernia e tutto l’apparato istituzionale regionale, al fine di stabilire un programma di azioni da mettere in campo per difendere la Provincia di Isernia.