Antonio Turdò torna sul piede di guerra. “Un altro atto illegittimo”, denuncia il presidente del comitato Pro-trignina riferendosi all’autovelox mobile di Cantalupo nel Sannio. Il rilevatore di velocità, a detta di Turdò, non sarebbe a norma. Per questo invita gli automobilisti, eventualmente multati, a presentare ricorso. “La postazione non ha nessuna legittimità e legalità – incalza il presidente del Comitato Pro-Trignina – prevista dalle leggi italiane, dalle direttive ministeriali e da quant’altro che controlli, monitori e verifichi l’organizzazione del servizio autovelox in Italia. Invito fermamente l’amministrazione comunale a non vessare continuamente e inutilmente la povera gente. Il servizio per potersi realizzare deve avere l’autorizzazione dell’ente proprietario della strada, ossia dell’Anas, e della Prefettura di Isernia. Ambedue le autorizzazioni non sono state rilasciate. Ai cittadini ricordiamo che il 22 dicembre prossimo ci sarà la sentenza del Tar Molise sul ricorso amministrativo (contro lo spegnimento dell’autovelox fisso a seguito del decreto del Prefetto di Isernia datato 17 giugno 2011, ndr) effettuato dall’amministrazione comunale e a quel punto si saprà la verità su tutta la vicenda”.