HomeSenza categoriaD'Achille: "Imu e spese per il personale, i fallimenti del centrodestra"

D'Achille: "Imu e spese per il personale, i fallimenti del centrodestra"

Maria Teresa D’Achille

Gli ultimi provvedimenti adottati dal commissario prefettizio Annunziato Vardè testimoniano “i risultati fallimentari di quegli amministratori che hanno galleggiato per anni senza intervenire in maniera efficace in merito alla programmazione del fabbisogno del personale e ad una ottimizzazione delle risorse umane con tutte le conseguenze che ne sono derivate anche in considerazione dell’ultima questione sul fondo per la produttività”. Lo afferma l’ex consigliere comunale dell’Idv Maria Teresa D’Achille, che interviene alla vigilia del probabile aumento delle aliquote Imu da parte del Comune di Isernia, alle prese con pesanti problemi di bilancio. “Il centrodestra nella scorsa legislatura ha mal governato su più fronti – afferma D’Achille – dalla gestione degli appalti agli investimenti per le opere pubbliche, dall’università al centro storico e alla crisi delle attività produttive, ma l’eredità peggiore che ci ha lasciato è la drammatica situazione contabile che poteva addirittura determinare il dissesto finanziario del Comune di Isernia qualora si fosse sforato anche il Patto di stabilità 2012. Le conseguenze certe di tale situazione sono una serie di penalità quali lo stop alle assunzioni e agli investimenti, l’impossibilità di accedere ai mutui per realizzare opere pubbliche, minori risorse da investire nei servizi ed ora, in queste ore vertiginose di stesura del bilancio di previsione 2012, diventa sempre più concreto il rischio, se non si riuscisse a tagliare ulteriori spese, che si debba ricorrere all’incremento dei tributi quali l’Imu, addizionale comunale Irpef ed altro aumentando le aliquote per recuperare centinaia di migliaia di euro ad oggi mancanti nelle casse”.  Il centrodestra, continua l’esponente dipietrista, “ha sforato il Patto di stabilità negli anni 2010 e 2011, fatto certificato da più organismi contabili, ed ora ha anche la spudoratezza di presentare ricorso al Tar contro la delibera del commissario straordinario che certifica lo sforamento del Patto  2010 col chiaro intento di scrollarsi di dosso le colpe per aver causato tale pesante situazione ed avere la coscienza pulita agli occhi dei cittadini-elettori. Non si sono fermati quando noi consiglieri di minoranza denunciavamo le decisioni scellerate che stavano assumendo e non si fermano oggi dinanzi a valutazioni di organismi terzi e super partes. Il loro operato, infatti, è stato bocciato dai revisori dei conti, dalla Corte dei conti e dagli ispettori ministeriali i quali hanno effettuato una verifica complessiva sulla situazione amministrativa-contabile rilevando, come affermato dal commissario Vardé, una serie di criticità riguardanti soprattutto il Patto di stabilità, le spese per il personale e le modalità di affidamento di alcuni servizi pubblici. In merito a ciò tengo a sottolineare che la sottoscritta ha fatto esplicita richiesta di rilascio di copia della relazione degli ispettori già lo scorso mese di luglio, ma il commissario ha ritenuto di dover chiedere il nullaosta al ministero delle Finanze e a oggi per noi consiglieri decaduti e, di conseguenza, i cittadini da noi rappresentati, è impossibile, purtroppo, venire a conoscenza delle criticità rilevate dagli ispettori. Si dovrebbe, invece, essere informati sui contenuti della relazione – conclude D’Achille – per fare finalmente chiarezza su questioni che incidono profondamente non solo sulla vita dell’ente ma anche dell’intera comunità oltre che per accertare le responsabilità dell’ex maggioranza”.

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