Si dice fermamente convinto delle tesi sostenute. Le dimissioni andavano presentate così come fatto dai 17 consiglieri di centrodestra. I quali, a suo avviso, ritorneranno a sedere a Palazzo San Francesco senza dubbio alcuno. Anton Giulio Giallonardi, legale dei quattro consiglieri dimissionari di Alleanza per il Molise, contesta l’interpretazione fatta dal collega Giovanni Fratangelo, uno degli avvocati del centrosinistra, della sentenza del Tar che ha riconsegnato la fascia tricolore a Ugo De Vivo. “La logica seguita dal Tar trae spunto dal fatto che, se i 17 dimissionari avessero saputo che l’atto da essi posto in essere non avrebbe determinato lo scioglimento del Consiglio comunale, non si sarebbero dimessi. L’assise, dunque, torna in carica così come decretato dalle urne a maggio, perché le dimissioni sono state giudicate inefficaci”. Giallonardi si dice “molto sorpreso” dalla sentenza. E ritiene che chi ha titolo per farlo, debba proporre appello in Consiglio di Stato. Sulla questione surroghe, infine, un exit strategy: se necessario, chiosa l’avvocato, “si può richiedere un parere al Viminale”.