Giovancarmine Mancini

Visto che deve giocarla lui, la palla del match, tanto vale fornirgli l’assist giusto. Ecco perché  Giovancarmine Mancini, eletto nelle file della ‘Farfalla’ tricolore, la lista civica di Raffaele Mauro, nonché primo firmatario del ricorso che ha riportato in sella il sindaco Ugo De Vivo al Comune di Isernia, lo dice chiaramente: in Consiglio devono entrare i primi 17 non eletti. Il motivo, quello sostenuto dall’avvocato Giovanni Fratangelo, suo legale di fiducia nel ricorso vinto dinanzi al Tar Molise, è quello già ampiamente esposto: le dimissioni non hanno avuto l’effetto di far sciogliere l’assise, ma restano atti validi e irrevocabili se prese singolarmente. Dunque, fuori i dimissionari, dentro le seconde file. Se De Vivo non procedesse in tal senso, ad avviso di Mancini si aprirebbe la strada ad altri ricorsi che rischierebbero di ingolfare la macchina amministrativa già in partenza. Dopo aver fatto il punto con l’altro avvocato vincitore del ricorso, Italo Spagnuolo Vigorita, Mancini sembra pertanto propendere per la soluzione della richiesta di un’interpretazione autentica al Viminale. Solo così si scongiurerebbero azioni da parte dei consiglieri di centrodestra – chiunque essi siano – che si ritenessero ingiustamente esclusi da Palazzo san Francesco. Ma è pur vero che il parere del Ministero degli Interni non è vincolante. Dunque, che il Consiglio possa insediarsi senza intoppi è praticamente una chimera.

Pubblicato alle ore 21:10:24